Il quarantesimo incontro tra Roger Federer e Rafael Nadal ha premiato lo svizzero per la sedicesima volta. Dalle dichiarazioni lasciate durante la conferenza stampa sono emerse sia la delusione di Rafa che la soddisfazione e la determinazione di Federer.
Roger Federer: “Sono esausto, il match è stato molto faticoso nella parte finale, Rafa ha giocato dei colpi incredibili.
Il primo set è stato ottimo ma poi Nadal è rientrato nel match prepotentemente. Il match è girato a mio favore nel terzo e quarto set, sento di aver giocato davvero bene in quei momenti.
Djokovic? Sta giocando molto bene, è il campione in carica ed è molto solido, sarà una finale molto complicata. Giocare contro Novak è come giocare contro Rafa, alla fine conta chi è più forte nei momenti importanti.
Non ho molte energie residue, domani colpirò qualche palla e poi mi riscalderò domenica. Un po’ come a scuola, non leggi i libri il giorno dell’esame. Non si può ancora festeggiare, non è ancora finita, c’è una partita da giocare. La mentalità vincente consiste nel non essere soddisfatti di essere in finale.
Chiaramente deluso invece Nadal, insoddisfatto del livello mostrato in alcuni momenti del match: “Non ho giocato sufficientemente bene per vincere. Non posso essere né orgoglioso né soddisfatto. Ci sarà tempo per analizzare il tutto ma non avrò bisogno di tre settimane di tempo per recuperare dalla sconfitta.
Quando si giocano partite di questo livello bisogna essere preparati a vincere o a perdere. Vincere non è così bello e perdere non è così traumatico.
Torno a casa sapendo che ho fatto uno sforzo. Ho raggiunto le semifinali e recupererò in fretta, ma ho bisogno di staccare un po’ la spina dopo aver giocato per tre mesi di fila.
Faccio i complimenti a Roger perché oggi è stato più forte di me. Fa sembrare le cose difficili facili. Si muove veloce in campo come nessun altro e ti mette pressione perché colpisce la palla molto velocemente.
Sono triste per aver perso ma ho avuto un’altra occasione e so che non le avrò per sempre. Non l’ho sfruttata l’anno scorso e nemmeno quest’anno.
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Che bella l’umiltà