QUALCHE NUMERO. David Nalbandian nasce a Cordoba, Argentina nel 1982. Tennisticamente, invece, diventa pro nel 2000. In carriera ha dato filo da torcere ad alcuni dei migliori tennisti dell’epoca, raggiungendo il suo top-ranking nel 2006, quando arrivo al numero 3. Undici titoli vinti in carriera: di cui cinque indoor. Ed è proprio al chiuso che Nalbandian ha, sempre, dato il suo meglio. Non per niente è considerato uno dei migliori giocatori su questa superficie. A Basilea, ad esempio, affrontò più volte Roger Federer in finale. Vincendo anche.
David, nel 2007, non aveva giocato una delle sue migliori stagioni. Il tennista argentino arrivò a Madrid senza avere, ancora, raggiunto i quarti in nessun torneo. In Spagna si giocava il penultimo torneo Master Series della stagione. Quello che ora si gioca a Shanghai. Ed i madrileni ebbero la fortuna di vedere un genius at work. Davvero ispirato, Nalbandian, si trovo davanti un tabellone molto difficile da affrontare. Clement al primo turno e Thomas Berdych, all’epoca numero 11, al secondo turno. Fatto fuori facilemte Clement, David, dovette arrivare al tie-break del terzo set per fare fuori il ceco.
RAFA NADAL. Ma, i guai per l’argentino erano appena iniziati! Al terzo turno incontrò il connazionale Juan Martin Del Potro. All’epoca astro nascente e numero 53 del mondo. Nalbandian si libero del gigante di Tandil con un cristallino 6-4 6-2. E, finalmente raggiunse i primi quarti di finale della stagione. Ma, ad aspettarlo, niente poco di meno che l’idolo di casa, il numero due del mondo, il maiorchino Rafael Nadal.
Contro lo spagnolo, Nalbandian, giocò, tuttavia, la partita perfetta. Giocava d’anticipo, attaccava. Scendeva a rete. Demi vole e poi chiudeva il punto al volo! Per il tennista di Manacor non ci fu niente da fare. Fini 6-1 6-2 per l’argentino. Un punteggio che non lasciava dubbi sul dominio di Nalbandian.
NOVAK DJOKOVIC In semifinale David, trovò sul suo cammino un altro giovane promettente, l’allora numero tre del mondo Novak DJokovic. 6-4 7-6. Nole correva già da una parte all’altra del campo, senza fermrsi mai ma, David arrivava su ogni palla. E chiudeva sempre a rete. L’argentino raggiungeva, così, la prima finale dal maggio dell’anno prima.
ROGER FEDERER. La finale, non poteva essere altrimenti, David la giocò contro il maestro Roger Federer. Contro il numero uno del mondo, David, riuscì a trovare la forza per tornare in partita dopo avere perso 6-1 il primo set. Si aggiuducò 6-3 il secondo set. Scambi davvero emozionanti tra i due. Entrambi amanti del gioco indoor. Entrambi amanti della rete. Rovescio ad una mano per il maestro. Bimane per l’argentino che si porta 5-3 al terzo set. Prima di strappare il servizio allo svizzero e chiudere definitivamente 6-3
Così il 21 ottobre, dopo avere fatto fuori i primi tre tennisti del ranking, Nalbandian diventa il re di Madrid. David giocò ancora per qualche anno. Nel 2007 riusci a vincere anche il master 1000 di Parigi. L’ultimo dell’anno. Chiuse la stagione alla posizione numero nove del ranking. Che migliorò l’anno dopo, raggiungendo il settimo posto, quando vinse i tornei di Stoccolma e Buenos Aires ed arrivò in finale ad Acapulco, Basilea e, nuovamente, a Parigi. Per lui iniziò quindi una lenta ed inesorabile discesca che lo portò infine al ritiro.