Chi l’avrebbe mai detto che all’età di 37 anni Paolo Lorenzi sarebbe stato capace di raggiungere i quarti di finale all’Atp 250 di New York? Eppure, il tennista senese non smette mai di sorprendere e, dopo la vittoria all’esordio contro Sandgren, nella giornata di ieri ha colto un incredibile successo su Ryan Harrison, imponendosi in rimonta dopo circa due ore di gioco. Trionfo fondamentale per il giocatore azzurro, che si avvicina notevolmente alla Top 100, ormai da troppo tempo inseguita, anche se la prova del nove sarà il match di quarti di finale dove incrocerà le racchette con il canadese Brayden Schnur, vittorioso a sorpresa, nella notte italiana, su Steve Johnson. Continua dunque il cosiddetto “American dream” di Lorenzi, il quale non ha intenzione di smettere di stupire.
Meno rosea, purtroppo, la situazione dei colori azzurri in quel di Buenos Aires, dove questa notte sono usciti di scena ben due tennisti nostrani. Eliminato ancora all’esordio Fabio Fognini, che dopo la debacle di Cordoba, dove era stato sconfitto subito da Bedene, si arrende in tre set allo spagnolo Jaume Munar, dando segnali di miglioramento ma risultando essere ancora lontano dal top della forma. Due settimane da dimenticare, ma anche da cui ripartire in vista del prosieguo della stagione di Fabio, anche perché tra poco inizieranno a scadere i punti della positiva tournée sudamericana della scorsa stagione, dove il tennista ligure si aggiudicò il 250 di San Paolo e fece semifinale a Rio. Nonostante la sconfitta contro Munar – con Fognini che ha anche servito per il match – non sia particolarmente drastica, sia per il calibro dell’avversario, più ostico di quanto possa apparire, che per le condizioni di Fabio, ancora non al meglio, ora è più che mai necessaria una svolta, magari già a partire dal torneo di Rio de Janeiro in programma la settimana prossima, dove il nativo di Arma di Taggia sarà testa di serie numero 2.
Eliminato anche Lorenzo Sonego, il quale ha ceduto in due set a Carballes Baena, non riuscendo a bissare la fantastica vittoria ottenuta al primo turno contro Jarry. Dopo un lottato primo set, dove l’azzurro era riuscito a recuperare un set di svantaggio, procurandosi addirittura due palle break per andare a servire per chiudere, perso 7-5, il tennista torinese si è disunito nel secondo, finendo per perderlo 6-1 ed uscire sconfitto dopo un’ora e 39 di gioco.
Le ultime speranze tricolori in Sudamerica sono perciò appese ad un filo che corrisponde al nome di Marco Cecchinato, testa di serie numero tre, che nella notte ha superato all’esordio il cileno Garin. Vittoria fondamentale per il tennista azzurro, il quale ha bisogno di risultati e dunque della fiducia derivante da essi. In attesa del Roland Garros, dove la stagione di Marco subirà un’inevitabile svolta, data l’enorme difficoltà di ripetere la splendida cavalcata dello scorso anno, è molto importante mettere in cascina dei punti in modo da non precipitare in classifica – ma anche per dimostrare a sè stesso e a gli altri di poter competere ad un certo livello – e la terra battuta rappresenta le condizioni ideali per centrare questo obiettivo.
In seguito alla sconfitta rimediata all’esordio in quel di Cordoba, probabilmente Cecchinato aveva solo bisogno di una scossa che lo sbloccasse e chissà che ciò non possa esser accaduto con la vittoria giunta questa notte. Il giocatore palermitano ha liquidato in due set Garin, aggiudicandosi una sfida tutt’altro che banale che lo proietta nei quarti di finale dell’Argentina Open, dove se la vedrà con Roberto Carballes Baena. Complice l’eliminazione del connazionale Fognini, Marco diventa il favorito della parte bassa del tabellone, dove figurano Guido Pella e Jaume Munar, oltre a lui e il suo prossimo avversario. La strada verso la finale è ancora lunga, ma il miglior Cecchinato su una superficie del genere può davvero rappresentare un concreto pericolo per chiunque.
P. Lorenzi b. R. Harrison 4-6 6-4 6-4
J. Munar b. F. Fognini 4-6 6-4 7-5
R. Carballes Baena b. L. Sonego 7-5 6-1
M. Cecchinato b. C. Garin 7-6 [4] 6-4