Lorenzo Musetti sconfitto in due set da Holger Rune

ATP 1000 di Indian Wells: terzo turno fatale per Lorenzo Musetti

Al prestigioso Master 1000 di Indian Wells, terzo turno fatale per il nostro Lorenzo Musetti, opposto al monello danese Holger Vitus Rune: match sulla carta assai intrigante e complicato che sul campo si è rivelato meno intrigante del previsto, bruttarello soprattutto il primo set, ma complicato eccome, tant’è che Muso alla fine è uscito sconfitto col punteggio di 6-2 7-6(5) in 1 ora e 35 minuti.

Primo parziale senza storia, con il danese che serve per primo e brekka Lorenzo al secondo e all’ottavo game. Un Lorenzo quasi impotente non riesce in alcun modo ad arginare l’aggressività di Rune che si sfoga soprattutto sul rovescio dell’italiano e in appena 34 minuti il nordico si aggiudica la frazione. Giusto per la cronaca: solo 2 i vincenti del Muso, contro gli 11 del danese.

Fortunatamente per gli spettatori, la partita sale di intensità, con un Lorenzo meno passivo di quanto non lo sia stato nel primo set. Rune comincia servire e a fare il discolo, lamentandosi del nulla con Bernardes, Muso versione pentola di fagioli rimugina su ogni colpo finito male, Tartarini cerca di incitare il suo pupillo e di tenerlo con la testa nel match mentre Mamma Runica non è presente da un po’ di tempo nel box del figliolo, dicono di comune accordo, ma secondo me, malignando un tantino, per precisa richiesta di Mouratoglou.

Lorenzo sembra capitolare nuovamente nel secondo game, quando si trova a difendere tre palle break consecutive. Grazie alla fattiva collaborazione di Rune, che commette errore banali, il toscano riesce miracolosamente a salvarsi e quasi quasi è lui ad operare lo strappo nel game successivo con Vitus al servizio: una veronica in pure stile musettiano procura due palle break a Lorenzo che il numero 7 al mondo tuttavia annulla con coraggiose discese a rete ed alla fin della fiera se la cava pure il nativo di Gentofte: 2-1 per Rune.

©Nicolas Gouhier / FFT

Senza particolari scossoni nel punteggio, si arriva al tie-break, tutto sommato giusto epilogo di una frazione decisamente più equilibrata della prima. E qui purtroppo, vengono fuori tutti i fantasmi tennistici che da tempo tormentano il nostro giocatore.

Serve ancora per primo Rune ma Muso gioca a braccio sciolto e il danese subisce immediatamente un minibreak grazie ad un dritto lungolinea all’incrocio dell’azzurro. Tuttavia il danese recupera immediatamente e tra servizi vincenti, uno scambio di 23 colpi vinto da Lorenzo, attacchi a rete, si arriva al nono punto, dove il carrarino opera un nuovo strappo grazie ad una sua strenua difesa in pallonetto e al conseguente smash sbagliato da Holger, forse per troppa leggerezza: 5-4 Musetti e due servizi a disposizione.

E qui, dicevamo, viene fuori tutta l’insicurezza che attanaglia il nostro giocatore in questo periodo nero che pare non finire mai. Due errori banali in manovra del toscano mandano a servire sul 6-5 il danese, che chiude l’incontro con un ace alla T. A me piace citare spesso le statistiche, ma in questo caso non serve a nulla perché i freddi numeri non possono da soli fotografare la situazione emotiva di Lorenzo.

Partita cominciata malissimo, raddrizzata con tanta fatica ed impegno e persa per sopravvenuto braccino nel momento più caldo del match. Purtroppo a quei livelli, basta poco per vincere e poco per perdere: Muso ha giocato contratto i due punti decisivi e saluta mestamente Indian Wells.

Per quanto riguarda Rune, buon per lui che ha incontrato un giocatore in fase critica, perché il tennista danese mi è parso ancora lontano dalla migliore versione di sé. Tuttavia vincere aiuta a vincere mentre perdere non ti aiuta per niente: Lorenzo è ancora alla ricerca di se stesso e per ora non si è ancora ritrovato.

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