Mal di Melbourne, tutti gli infortuni di Nadal agli Australian Open

2010, 2011, 2014, 2018. 4 anni e quattro infortuni per Rafa Nadal agli Australian Open. Lo spagnolo, che brama da molto tempo il Double Career Slam, ovvero la vittoria di ogni slam per in almeno due edizioni è stato ancora fermato dai problemi fisici che sembrano non dargli pace sul cemento di Melbourne Park. Se nel 2012 e nel 2017 lo spagnolo fu beffato in finale in 5 set da Djokovic e Federer questa volta (e nelle 4 sopracitate) il KO glielo ha importo il proprio corpo.

[tps_title]2010: Quarti contro Andy Murray[/tps_title]
Nel 2010 Rafa Nadal sapeva di potersi imporre contro tutti e dappertutto. E fu cosi: vinse Roland Garros, Wimbledon e US Open segnando il miglior anno della sua carriera. Annata che però non era iniziata nel migliore dei modi: in Australia, infatti, l’iberico si dovette ritirare nel match di quarti di finale contro Murray (che era avanti di 2 set e un break) a causa di un problema al ginocchio destro.
2010

[tps_title]2011: Quarti di finale contro David Ferrer[/tps_title]
Dopo un 2010 stellare Nadal arrivava in Australia con moltissime chance per la vittoria finale. Nella partita di quarti affrontò David Ferrer che si impose in 3 set. Fin qui nulla di strano direte voi, una sconfitta accettabile in un quarto di finale Slam. Ecco quello che non sapete è che Nadal inizio a sentire dolore all’adduttore sin dai primi giochi della partita. Nadal strinse i denti e rimase in campo anche per rispetto verso il suo avversario. Più volte il suo coach Toni Nadal lo incitò a ritirarsi da quel match, celebre la risposta di Nadal direttamente dal campo: “oggi non mi ritiro nemmeno morto”.

[tps_title]2014: Finale contro Stan Wawrinka[/tps_title]
L’infortunio più drammatico di tutti. Nadal arrivava in finale a Melbourne con tutti i favori del pronostico, 12 vittorie e 0 sconfitte contro Wawrinka. Stan giocava la sua prima finale slam. Nulla poteva andare storto. Questa volta fu la schiena, e scusate il gioco di parole, a voltare le spalle a Nadal. Un infortunio che lo costrinse a giocare praticamente da fermo per tutto il match. Riuscì anche a vincere un set tirando a tutto braccio qualunque palla riuscisse ad afferrare ma non bastò. Anche questa volta Nadal rimase in campo per rispetto del suo avversario, del palcoscenico e di una finale slam.

[tps_title]2018: Ritiro nei quarti di finale contro Cilic[/tps_title]
Dopo un 2017 da protagonista Nadal torna a Melbourne per difendere e, perchè no, superare la finale dello scorso anno contro Roger Federer. Nessuna partita ufficiale prima dell’inizio del torneo, il ginocchio fa male, il 2017 è stato molto, troppo intenso. Il torneo inizia e Nadal vince, vince ma non convince a pieno. “Posso fare qualcosa di importante quest’anno” – sintesi delle conferenze stampa del maiorchino. Ma nel suo gioco c’è qualcosa che non va e si vede. Ma Nadal continua a vincere, lascia per strada qualche briciola agli avversari ma è tutta normale amministrazione. Ma, anche nel 2018, anche quest’anno, Melbourne sembra dire di no a Rafa. Dopo la sconfitta in 5 set del 2017 contro Federer Melbourne sceglie di girargli contro. Quarti di finale contro Cilic, la partita (per meriti di entrambi) si allunga fino al quinto set. Nadal chiede l’intervento del fisioterapista per un problema nella zona inguinale e dell’anca. Prova a giocare, ma decide di ritirarsi sul 2-0 nel 5°.

Ho sentito un po’ di stanchezza nel muscolo nel terzo set, poi sul recupero di un drop nel quarto ho provato dolore. Non avevo realizzato subito quanto potesse essere grave. Non mi piace abbandonare la partita ma la mia gamba era totalmente bloccata. Spero solo che l’infortunio non sia troppo serio“. Queste le sue parole in conferenza stampa, quasi in lacrime.
Il prossimo appuntamento sarebbe Acapulco, poi Indian Wells e Miami, tutti cruciali per tenere lontano Federer dalla prima posizione mondiale. Ma a questo punto è più importante la salute, Rafa.

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