Pete Sampras e Marat Safin
blasfèmia agg. [dal lat. tardo blasphemus, gr. βλάσϕημος]. – Che contiene una bestemmia: scritto b., discorso b.; affermazioni, teorie b.; meno com. di persona, anche come sost., bestemmiatore.
Citando la fonte “Treccani”, questo sarà il commento di tanti adepti alla setta di Federer leggendo il titolo di questo articolo, ma per fortuna non son io a dirlo, ma il “buon” Marat Safin in un’intervista concessa ad Eurosport.
“Tra Federer e Nadal trovo lo spagnolo più impressionante, lo svizzero ha tantissimo talento, Rafa ha meno estro ma con il duro lavoro e la fatica riesce a far sembrare tutto facile, per questo mi impressiona di più come giocatore.”
L’ex numero uno continua dicendo: “Dal 2009, anno del mio ritiro, poco è cambiato in termini di classifica, chi era in Top10 c’è ancora, ma il nuovo sta arrivando. Zverev ha un potenziale altissimo, ma è ancora giovane, mentalmente ha ancora da lavorare, credo che però entro due anni potrà ambire alla vetta.”
Il russo non dimentica nemmeno i due grandi assenti di quest’anno, Djokovic e Murray.
“Penso che Djokovic non tornerà quello di una volta, viene da una situazione difficile non credo che confermerà quello fatto prima, mentre con il dovuto rispetto, Murray penso sia un gradino sotto Federer e Nadal, che se non avranno infortuni penso potranno dettare legge anche il prossimo anno.”
Mai banale Marat Safin, ai posteri l’ardua sentenza.
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