Marcos Baghdatis non è certo un tennista che passa inosservato. Il suo carattere folle e istrionico lo ha sempre distinto dalla massa, e baciato da un talento puro e semplice, non ci ha mai annoiato.
Non a caso, ultimamente, il tennista cipriota è tornato a far parlare di sé, rilasciando unintervista al giornale indiano The Asian Age, mesi dopo la sua uscita di scena dal circuito a causa di un infortunio alla spalla, giunto quando meno ne aveva bisogno. Infatti Baghdatis, dopo aver trovato di nuovo la fiducia necessaria vincendo il Challenger di Nottingham, battendo Marinko Matosevic e Benjamin Becker, era pronto a lavorare di nuovo duramente, ma, ahimè, le cose non sono andate nel verso giusto.
Che Baghdatis non sia mai stato un esempio di costanza e di sacrificio atletico è cosa nota, e forse proprio per questo a noi sta così simpatico. In un circuito tennistico dominato dai soldi e da giocatori che passano più tempo in palestra che sul campo da tennis, Baghdatis è sempre stato quel giocatore fuori dal coro che si è sempre disinteressato della pressione legata alla sua figura. Anzi, il nativo di Limassol è probabilmente il perfetto esempio di quelluomo che gioca per il piacere di giocare, mangia quel che vuole quando vuole e si diverte a ritmo di volée e rovesci incrociati.
Qualcosa, però, ora sembra essere cambiato. Baghdatis, che sembrava ad un certo punto vertere per il ritiro, ha improvvisamente cambiato rotta. Se dapprima gli innumerevoli problemi fisici (di cui lultimo alla spalla, che lha fatto precipitare al numero 85 del ranking), lassetto psicologico non particolarmente cattivo e agonistico e lessere diventato padre lo hanno sempre penalizzato e, in parte, allontanato dal mondo del tennis, ora ha altri progetti.
A The Asian Age dice che con i giusti allenamenti, in quattro o cinque anni (che saranno gli ultimi della sua carriera a quanto pare), potrà tornare nella magica Top Ten: Credo di avere ancora 4-5 anni di tennis davanti a me. Nel corso degli ultimi due anni ho dovuto lottare con diversi problemi di salute ed infortuni ed è stata molto difficile. Dalla fine dell’anno mi sto sentendo meglio. Credo di poter concludere l’anno nella top 50 e di poter provare a finire in top ten entro 4-5 anni.
Unimpresa titanica quella che Marcos Baghdatis si accinge a compiere, e aggiunge: Proverò a rientrare in top 10. Questo è il mio obiettivo principale e, dopo di ciò, potrò finalmente ritirarmi.
Lex numero 8 del mondo sembra essere determinato e aver chiaro un progetto più che cristallino; Il ritiro è contemplato, ma solo dopo aver raggiunto questo obiettivo, il quale, ora più che mai, acquisisce un alone di sacralità. Considerando la penuria di qualità nella quale sta naufragando il tennis maschile, un po di Baghdatis ai piani alti della classifica non può far che bene, anzi, benissimo.
Pensate che lottimo Marcos abbia ancora qualche carta da giocare tra i migliori del mondo oppure queste siano solo le farneticazioni di un ventinovenne ammattito?
Vittorio Orlini.