Marian Vajda, ex tennista slovacco e già coach di Novak Djokovic, in occasione di un’intervista rilasciata all’emittente sportiva serba SportKlub ha criticato l’atteggiamento della stampa nei confronti del campione di Belgrado e ha parlato del suo attuale livello psicofisico.
“Penso che Novak non sia abbastanza apprezzato“, esordisce amareggiato l’ex n. 34 del mondo. “Lui viene da un piccolo paese e questo credo possa fare la differenza in quanto a riconoscimenti rispetto a Nadal e Federer. Di questi due campioni si è parlato tantissimo anche quando si trovavano in un periodo particolare della carriera, mentre Novak è stato un po’ accantonato da tutti. Spesso sono piovute critiche da più parti, non dalla Serbia per fortuna, e perciò ultimamente non leggo giornali, anzi ne faccio volentieri a meno. Devo ammettere che fa male ascoltare e leggere alcune cose, dovrebbero elogiare di più un campione che ha dato tanto allo sport“.
Vajda poi si sofferma sulle condizioni di Djokovic, opposto all’azzurro Cecchinato nei quarti di finale del Roland Garros: “Posso dire che Nole si trovi al 75/80% delle sue possibilità, ogni match vinto a questo punto è come vincere un titolo dello Slam. Molti pensano sia finalmente tornato ai suoi standard, ma ci vorrà pazienza. Sono convinto che possa esprimere di nuovo il suo miglior livello arrivando ad un successo Slam che manca da troppo tempo“.