Marin Cilic ha voluto prendere posizione, negando totalmente che Roger Federer sia favorito all’interno del circuito. Oltre alle accuse mosse da Julien Benneteau, il quale in passato aveva dichiarato che gli organizzatori dei diversi tornei avevano un occhio di riguardo verso lo svizzero, magari programmandolo in orari più agevoli – per esempio facendolo giocare di sera quando fa meno caldo – c’erano state anche delle polemiche riguardanti la finale degli Australian Open 2018, dove Roger affrontava proprio Marin Cilic. In questo caso, più di qualcuno si era lamentato, sostenendo che il tetto fosse stato chiuso poiché Federer si era allenato indoor, al contrario del croato.
Cilic – che negli anni si è sempre distinto per la correttezza e per un certo aplomb sia dentro che fuori dal campo – ha detto la sua in merito: “Non penso che Roger riceva dei favoritismi o che abbiano chiuso il tetto per lui. È stato fatto perchè si pensava potesse essere la scelta giusta oppure perché il regolamento diceva così.
Tuttavia non è stato molto corretto nei miei confronti, dato che durante il torneo non avevo giocato nessuna partita con il tetto chiuso o in notturna. Fu sbagliato anche il modo con il quale mi fu comunicato: il supervisor mi disse che si sarebbe potuto giocare con il tetto chiuso solo durante il riscaldamento pre-match, ma probabilmente erano a conoscenza di questa eventualità già da un paio di giorni. Ed in situazioni del genere cosa puoi fare? Sei sotto stress per il match e devi solo concentrarti.”
In merito alla finale, invece, Marin ha affermato: “Ho dei rimpianti perchè stavo giocando bene. Dopo aver vinto il quarto set 6/3, ho avuto due palle break nel primo game del quinto set dove sarei potuto essere meno aggressivo; al contrario sono stato poco lucido e spesso non ho fatto la scelta giusta”.
“I grandi giocatori riescono a giocare al top anche se non stanno esprimendo il loro miglior tennis e in allenamento sono concentrati come fosse una partita. Ecco perché nei punti decisivi fanno sempre la scelta giusta. Su questo io devo ancora migliorare” ha infine concluso il croato, che nel 2019 non è riuscito a difendere la finale dell’anno precedente a Melbourne, arrendendosi a Bautista Agut negli ottavi.