Sembrerebbero addensarsi nubi scure sul futuro del tennis maschile, o almeno questo è il pensiero di Marion Bartoli. L’ex tennista transalpina, infatti, è sicura che l’era post Big 3 creerà non pochi problemi al circuito ATP soprattutto in termini di appeal.
“La finale di questa edizione del Master 1000 di Miami tra Jannik Sinner e Hubert Hurkacz, rispetto a quella del 2019 in cui si contendevano il titolo Roger Federer e John Isner, è stata seguita da molti meno telespettatori. Un crollo del circa 72%“ spiega la coach francese durante una chiacchierata su Tennis Majors con Ben Rothenberg e Simon Cambers.
Anche l’ultimo successo di Stefanos Tsitsipas, fresco re al Monte Carlo Rolex Masters, non sembrerebbe far cambiare idea a Marion Bartoli: “Spesso si parla di cambio generazionale ma non prendiamoci in giro, il tour non è ancora pronto a salutare e dire addio ai Big 3″.
Dichiarazioni che sono destinate a far discutere con tanti nuovi nomi che si stanno facendo strada nel circuito ATP cerando di seguire le orme di Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic – in rigoroso ordine d’età. Oltre al greco e al giovane azzurro, già elogiato dal serbo numero 1 al mondo, anche Daniil Medvedev, Andrey Rublev e Alexander Zverev si stanno ritagliando il loro spazio.
Le preoccupazioni di Marion Bartoli possono essere rimandate. Le intenzioni dei Big Three non sembrano essere orientate in questa direzione, almeno per il momento. Anche l’elvetico, che compirà 40 anni il prossimo 8 agosto, non ha ancora fatto chiarezza sul suo futuro. Nell’immediato per lui due appuntamenti da non sbagliare: Wimbledon e le Olimpiadi di Tokyo.
Intanto cresce l’attesa per rivederli in campo tutti e 3 contemporaneamente dopo oltre un anno di attesa. L’occasione sarà il prossimo Roland Garros in programma a partire dal 24 maggio. Se c’erano pochissimi dubbi, anzi nessuno, sulla presenza di Nadal – campione in carica – e Djokovic, la conferma via social ha cancellato ogni scetticismo sulla presenza di Federer.