Il tennis americano, almeno nel circuito maschile, sembra vivere una crisi la cui fine appare ancora molto lontana. Se, in caso femminile l’era post “sorelle Williams” sembra essere al sicuro, con tanti nomi pronti a continuare a scalare la classifica mondiale, in campo ATP al momento non figura nessun giocatore nelle posizioni prestigiose del ranking.
“È una questione ciclica” ha spiegato Martina Navratilova in un’intervista riportata dal sito spagnolo puntodebreak.com. L’ex tennista di origini ceche ma naturalizzata statunitense non sembra esser troppo preoccupata per questo momento “buio” e guarda con ottimismo al futuro, soprattutto facendo riferimento ad un 20enne della Florida: “C’è Sebastian Korda che sono certa avrà una carriera di altissimo livello“.
La più anziana tennista a vincere un titolo del Grande Slam ha poi fatto un paragone tra il tennis americano e quello azzurro per fare ancora più chiarezza: “Guardate il tennis italiano” ha spiegato per poi continuare: “Prima erano le giocatrici a vivere un momento di gloria e trovarsi nell’élite mentre adesso sono gli uomini ad essersi presi la scena“.
“Mi auguro che i nostri ragazzi possano migliorare” ha concluso Marina Navratilova. Attualmente nella classifica mondiale dell’ATP il primo americano in lista è Taylor Fritz con il suo 31esimo posto. Subito dietro di lui John Isner alla posizione numero 34. C’è poi solo un altro tennista “Made in USA” in Top 50, Reilly Opelka – 47esimo – reduce dalla semifinale agli Internazionali d’Italia contro Rafa Nadal con il maiorchino che ha poi alzato la coppa.
La crisi del tennis statunitense – ed usare il condizionale però è un obbligo in questi casi – potrebbe concludersi presto e con buone prospettive per tutta l’USTA. Ci sono, infatti altri 7 tennisti a stelle e strisce nella Top 100: Tommy Paul, Tennis Sandgren, Sam Querrey, Sebastian Korda, Frances Tiafoe, Marcos Giron e Steve Johnson – in rigoroso ordine di posizione. La scalata verso i posti più prestigiosi è già iniziata. Adesso è solo questione di tempo.