Parla sempre più italiano il Master 1000 di Monte Carlo, il primo appuntamento importante su terra che fa da apripista al Mutua Madrid Open e agli Internazionali BNL d’Italia che, a loro volta, anticipano il Roland Garros. Sempre che, il secondo Slam dell’anno – almeno in ordine cronologico – si svolga secondo programma e non venga posticipato così come accaduto la scorsa stagione.
A difendere il titolo ci sarà ancora Fabio Fognini che nel principato a trionfato nel 2019. Un titolo durato più di una stagione visto che, nel 2020 a causa della prima ondata di coronavirus, il torneo è stato cancellato dal calendario. Oltre al tennista sanremese – impegnato nell’Andalucia Open – sulla terra del Monte-Carlo Rolex Masters anche Jannik Sinner, reduce dalla finale di Miami.
Sarà l’occasione per il ritorno in campo “a tempo pieno” per Matteo Berrettini assente dal circuito dagli Australian Open quando un infortunio all’addome ha fermato la sua corsa. Il romano ha ripreso confidenza con la racchetta nel torneo italiano, il Sardegna Open, disputando il doppio in coppia coppia con il fratello minore Jacopo.
Al via anche Lorenzo Sonego mentre una wild card concederà a Lorenzo Musetti di saltare le qualificazioni ed approdare direttamente al tabellone principale. Uno “scampato pericolo” per il giocatore classe 2002 che, non avrebbe fatto in tempo, con le restrizioni sanitarie in vigore, ad esser in campo già sabato come confessa il coach Simone Tartarini ai microfoni di Super Tennis.
Una comunicazione che al giocatore non è proprio arrivata in diretta visto che era impegnato con il suo allenamento: “Non glielo ho detto subito, non volevo disturbarlo. Lui ci sperava comunque perché ottenerla per il Masters di Monte Carlo è una grande soddisfazione“. Per Lorenzo Musetti sarà il terzo Master 1000 in carriera ma il debutto in assoluto nel Principato di Monaco. Nel suo personalissimo palmares, infatti, ad oggi sono son presenti solo gli Internazionali di Roma e il Miami Open.