Masters 1000 Montecarlo, la strada di Nadal verso il titolo

Per il numero uno del mondo percorso in discesa fino al terzo turno. Occhio agli spauracchi Thiem, Djokovic e Dimitrov.

Parte la caccia all’undicesimo titolo nel Principato. Rafael Nadal, numero uno del mondo e detentore del torneo monegasco, cercherà di bissare il successo ottenuto lo scorso anno nonostante un percorso a dir poco impervio almeno a partire dai quarti finale.

Per il maiorchino, bypassato il primo turno come da copione, esordio morbido contro il vincente della sfida tra lo sloveno Bedene e un giocatore proveniente dalle qualificazioni. Coefficiente di difficoltà più elevato al terzo turno, dove Nadal potrebbe incrociare con tutta probabilità Adrian Mannarino, testa di serie n. 16. Il bilancio contro il tennista transalpino è positivo (1-0), ma occhio a non sottovalutare le due wild-card Simon e Kokkinakis, autentiche mine vaganti dello spot guidato dal numero uno del seeding.

Cammino decisamente più ostico a partire dai quarti di finale. Tanti i pericoli per Nadal sulla strada che lo porterebbe alla semifinale numero 13 in carriera al Montecarlo Rolex Masters, a partire da Djokovic passando per Thiem fino a Coric, rivelazione del Sunshine Double appena trascorso. Da tenere sotto controllo lo spot e le condizioni fisiche del serbo che, prima di trovarsi in rotta di collisione con il rivale maiorchino, dovrebbe liberarsi in rapida successione di Coric e soprattutto di Thiem, quinto favorito del tabellone. Ora come ora sia il croato che l’austriaco sembrano perfettamente in grado di battere Djokovic, apparso scarico mentalmente e vistosamente in affanno nelle ultime uscite. Più defilato nella corsa ad affrontare eventualmente Nadal è il russo Rublev, che dopo la finale a Doha ottenuta a gennaio sembra aver perso smalto e motivazioni, complice anche un’astinenza di vittorie che si prolunga da circa due mesi.

Capitolo semifinale. Lo spauracchio principale per Nadal sembra essere Grigor Dimitrov, assestato nello stesso spicchio di tabellone del finalista 2017 Ramos-Vinolas. Ad esorcizzare la paura, per lo spagnolo ci sono i precedenti che pendono tutti dalla sua parte (10-1), di cui tre vinti, in maniera piuttosto netta, proprio su terra rossa. Occhio anche a Bautista-Agut e Goffin, rispettivamente n. 11 e n. 6 del seeding, che proveranno ad insidiare il cammino del maiorchino, Shapovalov permettendo.

Chi potrebbe minare la conquista dell’undicesimo titolo nel Principato di Rafa Nadal? La parte bassa del tabellone appare evidentemente meno competitiva rispetto alla parte alta, ma occhio alle possibili sorprese Pouille e Carreno Busta, oltre alla seconda testa di serie Cilic. Da verificare anche le condizioni di Alexander Zverev che, risultato in scarsa vena nell’appuntamento di Coppa Davis proprio contro Nadal, non sembra avere un ottimo feeling con il Masters 1000 monegasco dove in due apparizioni ha raccolto la miseria di sole tre vittorie. Come da ranking, l’indiziato numero uno per un posto in finale con Nadal è proprio Marin Cilic che però potrebbe già rischiare grosso con Raonic al terzo turno. Per il croato, superato lo scoglio canadese, altra dura insidia da affrontare, con Carreno Busta o Berdych pronti a tendere un tranello al numero tre del mondo. Da non sottovalutare le ambizioni di Lucas Pouille che, forte di uno spot non impossibile, potrebbe spingersi fino ad un ipotetico quarto di finale contro Zverev o Fognini per poi tentare l’assalto ad una tutt’altro che improbabile semifinale.

I numeri, il ranking e il prestigio dicono Nadal-Cilic, ma la parte bassa del tabellone potrebbe riservare protagonisti inaspettati.

 

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