Dopo l’uscita di scena per mano di Tennys Sandgren, Matteo Berrettini non nasconde la delusione, ma guarda già al futuro e ai prossimi impegni.
“La delusione c’è come è normale, ero riuscito a girare un match in condizioni difficili con un forte vento che mi dava la sensazione di non esser incisivo da fondocampo sopratutto con il diritto. Nel terzo e quarto set ho alzato il livello del mio gioco, la partita è cambiata, ma devo fargli i complimenti perché a parte quel game, nel quinto set non ha concesso nulla in risposta. Sul 5-5 son andato a servire controvento e lì si è chiuso il match.”
La condizione dell’azzurro non era delle migliore, aveva saltato l‘ATPCUP per un problema fisico, ma non cerca scusanti.
“Qualche acciacco c’è, ma fa parte della vita dell’atleta, anche sconfitte come questa aiutano a crescere. La caviglia mi dà ancora un po’ fastidio, ci lavoro tutti i giorni anche se ci devo convivere perché deriva dalla mia costituzione fisica. L’infortunio agli addominali mi ha fatto saltare l’ ATPCUP ed ero in dubbio anche per Melbourne, per cui già aver giocato è un bel traguardo.”
Ora uno sguardo al futuro, con l’intenzione di esser a Cagliari per la Davis nell’intermezzo tra i tre tornei sudamericani e Indian Wells.
“Entro sempre in campo chiedendo molto a me stesso, devo anche cercare di tranquillizarmi e resettare un attimo, non troppo, e cercare di sorridere un po’ di più.”