Matteo Berrettini ha riportato diversi problemi fisici nella stagione appena trascorsa che hanno condizionato il suo rendimento in campo. Il tennista romano, nonostante tutto, ha comunque centrato gli ottavi di finale al Masters 1000 di Cincinnati e agli US Open, durante la tournée americana prevista alla ripresa del circuito dopo la lunga sospensione legata alla pandemia.
Nel 2020 è poi arrivato ai quarti di finale agli Internazionali BNL d’Italia a Roma e nei sedicesimi al French Open. Ancora in corsa per finire l’anno nei primi 8 del mondo e accedere così alle ATP Finals di Londra, l’azzurro è incappato in una clamorosa sconfitta al primo turno al Masters 1000 indoor di Parigi-Bercy, precludendo definitivamente la sua presenza alla O2 Arena.
Matteo Berrettini, intervistato da ‘La Stampa’, ha raccontato le sensazioni che ha provato quando il circuito ATP è ripartito ufficialmente dopo la sosta forzata causa Covid-19: “Vedere gli stadi vuoti è stato allucinante. Flushing Meadows, ma anche il Foro italico. La prima volta che ho preso un aereo dopo il lockdown mi sembrava di essere in un film di zombie. Fra tennisti siamo abituati ad abbracciarci, la mancanza di contatto fisico mi ha fatto un po’ impressione. Niente di eclatante , ma in quei frangenti ho capito quanto mi mancasse il contatto diretto con i miei amici e colleghi tennisti”.
Il numero 10 del ranking ATP non nasconde il disagio nel dover affrontare i prossimi tornei con la pandemia di covid-19 ancora “protagonista”: “La preoccupazione c’è sempre, ma la voglia è più forte altrimenti non partirei. Bolle, quarantene, test, è tutto complicato. Prima bisognava stare attenti, ora di più, perché per arrivare in Australia ci sono solo due giorni utili, se li manchi addio Australian Open. Speriamo almeno che a Melbourne ci sia un po’ di pubblico“.
Impossibile non parlare delle ATP Finals che, da quest’anno fino al 2025, si disputeranno in Italia e precisamente a Torino: “Il fatto che si giochino qui è uno stimolo in più. Quando mi sono qualificato per Londra a inizio stagione mai lo avrei immaginato. Detto questo non ci si deve nascondere dietro un dito, ma continuare a sognare in grande. Senza che diventi un’ossessione” ha dichiarato Matteo Berrettini.
Il tennista azzurro rivela infine di considerare le Olimpiadi di Tokyo, che si terranno in estate, come uno dei suoi grandi obiettivi del 2021: “Le Olimpiadi sono sempre state il mio sogno, fin da bambino quando le guardavo in tv. Le mie gare preferite erano i 100, 200 e 400. Quando c’era Bolt si fermava tutto. Ma seguivo anche la Vezzali, la Pellegrini e gli altri campioni italiani. Voglio assolutamente esserci, provare emozioni particolari, con il sogno nel cassetto di conquistare una medaglia olimpica“.
Nicola Devoto