John McEnroe, vincitore di sette titoli Slam ed ex numero uno del mondo, racconta ai microfoni di Ubitennis le affinità caratteriali tra i bad boys della sua epoca e Nick Kyrgios paragondando il tennista australiano a Ilie Nastase.
“In un certo senso Kyrgios è il nostro figlioccio, il nostro erede“, esordisce simpaticamente l’ex tennista statunitense. “Sarebbe importante, però, che imparasse a giocare tutti i punti, deve eliminare quei black out che spesso caratterizzano le sue partite. È un’abilità difficile da realizzare, non tutti sono come Nadal che combattono ogni singolo quindici. A volte è difficile trovare le giuste motivazioni in alcune circostanze, capita a tutti. Per il resto credo che sia importante avere nel circuito un giocatore imprevedibile come lui“.
McEnroe, poi, si sofferma sulla somiglianza tra Kyrgios e Nastase, leggenda del tennis rumeno ex n. 1 del mondo: “Nick ha raccolto il testimone mio e di Nastase. Credo che la sua personalità non sia molto dissimile da quella di Ilie. Bisogna imparare a non gettare la spugna quando capita una giornata storta, proprio come facevamo noi. A volte si tratta di problemi fisici, a volte di deficit psicologici, ma l’aspetto fondamentale, forse il più complicato, per un tennista è concentrarsi su ogni singolo punto”.