Dominic Thiem chiude in bellezza una settimana fantastica e, battendo in finale il russo Medvedev, si laurea campione del Barcelona Open Banc Sabadell. 13º titolo in carriera per il tennista austriaco – il 9º su terra rossa – che s’impone in Catalogna senza addirittura perdere set e vola al quarto posto della Race, superando Tsitsipas e lo stesso Medvedev. Questo trionfo inoltre sancisce la pericolosità di Thiem su terra rossa – anche se a dir la verità non è che ce ne fosse bisogno – e chissà che Dominic non possa addirittura iniziare a conquistare qualche trofeo importante su questa, dopo che negli ultimi anni si è sempre fermato massimo in finale.
A dir poco a senso unico l’atto conclusivo del torneo spagnolo, dove Thiem si è espresso sugli stessi livelli della brillante semifinale di ieri con Nadal, impiegando un paio di games per prendere le misure all’avversario prima di intraprendere un’inarrestabile corsa verso la vittoria finale, mentre Medvedev, probabilmente anche un po’ provato fisicamente dalle fatiche patite ieri nel duro incontro con Nishikori, non è riuscito a ripetersi e, dopo un buon inizio, è calato alla distanza, di fatto opponendo resistenza solo per un set. Meno equilibrio di quanto ci si aspettasse, ma comunque un alta intensità ed un notevole tasso di spettacolarità hanno caratterizzato la sfida odierna, dove vi sono stati scambi piuttosto prolungati che hanno entusiasmato gli spettatori. Dopo appena un’ora e un quarto di gioco, però, l’incontro è volto al termine e, se nel primo set l’incertezza regnava o comunque le sorprese erano dietro l’angolo, nel secondo parziale il russo ha conquistato appena cinque punti senza racimolare neppure un game. È dunque Thiem ad alzare al cielo di Barcellona il trofeo, diventando il primo austriaco a farlo dal 1996, ben 23 anni dopo, quando a riuscirci fu Thomas Muster.
Partenza razzo di Medvedev, che sorprende un impreparato Thiem e mette immediatamente a segno il break al termine di un infinito secondo gioco. La gloria del russo dura però poco, infatti il suo avversario conquista il suo primo gioco dell’incontro e poi mette anche a segno il controbreak a 0, approfittando di un passaggio a vuoto del tennista moscovita. La partita sembra dunque ritornata in parità, ma in realtà questo è solo l’inizio di un imminente dominio dell’austriaco, che piazza un altro break prima di sprecare un set point sul 5-3. Medvedev chiama anche il fisioterapista per un problema alla spalla, ma non c’è niente da fare: game, set Thiem in 52 minuti di gioco.
Nella seconda frazione, invece, di fatto c’è un solo giocatore in campo. Medvedev non riesce infatti a trovare il rettangolo di gioco praticamente mai e commette troppi errori non forzati, regalando troppo al suo avversario. Se poi dall’altra parte della rete c’è anche un giocatore come Thiem, che si difende alla grande ed appena può porta l’inerzia dello scambio dalla sua parte, allora il compito si fa davvero difficile. L’incubo del russo dura sei games e la sua casella dei punti vinti si muove solo fino al numero 5. Inevitabile il bagel e dunque finale che si risolve in favore di Thiem dopo solo un’ora e quattordici minuti di gioco.
[3] D. Thiem b. [7] D. Medvedev 6-4 6-0