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Medvevdev e l’erba: un connubio possibile

È già finita la stagione erbivora del numero 1 del mondo Daniil Medvedev, che non potrà prendere parte a Wimbledon a causa della decisione della LTA di escludere russi e bielorussi dal torneo. In queste settimane ha giocato a S-Hertogenbosh, Halle e Maiorca, senza ottenere neppure un titolo. Ma come possiamo valutare le prestazioni del campione degli ultimi Us Open?

Malgrado il resoconto finale che scrive 8-3 nel conto vittorie-sconfitte, Medvedev può ritenersi soddisfatto per quanto fatto vedere in queste settimane sui prati, per diverse ragioni. Innanzitutto in queste settimane ha riconquistato il titolo di numero 1 del mondo a causa dei punti persi da Djokovic al Roland Garros. Questo traguardo, seppur non è stato conquistato grazie ai punti di queste 3 settimane sull’erba, migliora il bilancio di queste ultime settimane.

Il vero motivo per essere soddisfatto delle proprie prestazioni su erba sono le finali di S-Hertogenbosh e Halle, dove ha perso rispettivamente da Van Rijthoven e Hurckaz. In questi tornei nonostante le brutte prestazioni in finale, dove Medvedev non è mai sceso in campo subendo due risultati pesanti (in entrambi casi ha ottenuto solo 5 giochi), il russo ha dimostrato a se stesso e al resto del circuito che su questa superfice si può adattare al meglio nei prossimi anni. Per il numero 1 del mondo questa è la cosa più importante: nella stagione in corso non puntava ad adattare il suo gioco all’erba, magari attuando qualche variazione sul proprio modo di giocare per puntare ad andare in fondo a Wimbledon.

Ed è proprio dalla mancata partecipazione al terzo Major dell’anno che deriva un’altra ragione per considerare positiva la stagione erbivora di Medvedev: non avendo la possibilità di giocare lo Slam londinese il moscovita ha utilizzato questa breve parentesi sull’erba per testare il proprio fisico dopo i due mesi di stop a causa dell’ernia, e per riprendere confidenza con le partite, e certamente ha avuto ottime risposte.

Quindi tirando le somme di questa breve stagione sull’erba Medvedev si ritroverà senza nessun titolo, ma con molte risposte agli interrogativi che aveva dopo non aver disputato la stagione su terra. Sicuramente se ha intenzione di difendere a lungo il numero 1 nei prossimi tornei dovrà evitare di assentarsi mentalmente da alcune partite come fatto nei tre tornei delle ultime settimane.

Luciano De Gregorio

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