Miami Open, Fonseca out a testa alta: “Mi sentivo a casa, anche se ho perso”

Il sogno di Joao Fonseca al Miami Open 2025 si è interrotto al terzo turno, ma il giovane brasiliano ha dimostrato ancora una volta di essere sulla strada giusta. Nonostante la sconfitta contro Alex De Minaur, attuale top 10 del circuito, Fonseca ha lottato con grinta, mettendo in difficoltà l’esperto australiano e conquistando il pubblico con la sua energia contagiosa.

Un match giocato alla pari

Fonseca non si è arreso facilmente. Dopo aver vinto il primo set, ha avuto diverse opportunità per chiudere la partita, ma l’esperienza e la solidità mentale di De Minaur hanno fatto la differenza nei momenti chiave. “Ero avanti 2-1 nel terzo set e servivo per confermare il vantaggio, ma l’emozione mi ha tradito. Lui ha sfruttato meglio le sue occasioni e da quel momento non ha più concesso nulla”, ha ammesso il brasiliano, consapevole di aver giocato un match di alto livello.

L’analisi della sconfitta si è concentrata su alcuni momenti cruciali, come il 4-4 nel secondo set, quando ha avuto palle break decisive ma ha optato per un colpo troppo difensivo. “Forse avrei dovuto giocare il mio solito colpo, invece sono stato troppo passivo”, ha riconosciuto. Un dettaglio che può fare la differenza in partite di questo calibro.

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La connessione con il pubblico

Al di là del risultato, Fonseca ha vissuto un’esperienza indimenticabile. Il legame con il pubblico di Miami è stato immediato e travolgente. “Fisicamente mi sentivo bene, ma negli ultimi game volevo solo godermi il momento. Sentivo il mio nome urlato da tutta la tribuna, mi sono lasciato trasportare. Ho sorriso, ho guardato il mio allenatore, ho riso. È un lavoro, ma è anche la mia passione”, ha raccontato con emozione.

L’atmosfera del torneo lo ha fatto sentire a casa: “L’organizzazione mi ha trattato come se fossi in Brasile. Sapevo che il pubblico sarebbe stato caloroso, ma viverlo da dentro è stato incredibile. Ora questo è sicuramente uno dei miei tornei preferiti”.

Un percorso in crescita

Nonostante la sconfitta, Fonseca vede il bicchiere mezzo pieno. Confrontarsi con giocatori del calibro di Ugo Humbert, Learner Tien e Alex De Minaur gli ha dato la certezza di essere sulla strada giusta. “Affrontare i migliori mi aiuta a capire il mio livello. Ho giocato bene in tutte queste partite. È solo il mio secondo anno nel circuito e sto ancora imparando molto”.

Ora lo attende la stagione sulla terra battuta, dove cercherà di capitalizzare queste esperienze e continuare a crescere. Se il talento e la mentalità sono quelli visti a Miami, il futuro di Joao Fonseca appare più che promettente.

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