(Photo by Shi Tang/Getty Images)
Le emozioni del successo di Jannik Sinner hanno rappresentato solo una parte dell’incredibile giornata delle semifinali maschili sulla Rod Laver Arena. Per la diciannovesima volta in carriera, prima assoluta in uno Slam, si sono sfidati Alexander Zverev e Daniil Medvedev, due rivali che non hanno mai nascosto un rapporto tutt’altro che idilliaco nei loro precedenti.
L’avvio di match è stato decisamente in favore di Zverev, che si è rapidamente portato sul 4-1 con un doppio break, agevolato anche da quattro doppi falli, divisi equamente nel terzo e nel quinto game, di Medvedev, che è riuscito però a ridurre le distanze nel turno di risposta successivo. Al momento di servire per il set, il tedesco è rimasto intrappolato nella ragnatela del russo, che con i suoi colpi cadenzati lo ha indotto a commettere errori da fondocampo dovuti all’estenuazione. I capovolgimenti di fronte non sono terminati qui: il numero sei del ranking ha ottenuto il break sul 5-5 e, dopo un interminabile game con dei punti logoranti che hanno raggiunto i cinquanta colpi, ha conquistato il primo parziale 7-5.
Nel secondo è proseguito il dominio di Zverev, che si è imposto 6-3 vincendo due game in risposta contro un’irriconoscibile versione di Medvedev, raramente apparso così in difficoltà al servizio e allo stesso tempo atleticamente provato. Ma anche oggi lo scacchista del circuito ha stupito tutti. A partire dal terzo parziale, il russo si è mostrato a larghi tratti implacabile in battuta, riaprendo prima la partita con la vittoria del tiebreak per 7-4 per poi appropriarsi anche del tiebreak del quarto set che ha avuto un epilogo rocambolesco. Sul 4-4, Medvedev ha commesso un doppio fallo che avrebbe potuto compromettere la sua rimonta, ma con tre punti di fila (risposta vincente eseguendo una palla corta involontaria sul 5-5 e un ace sul 6-5) ha condotto la semifinale al set decisivo.
Entrambi hanno dovuto disputare il quinto set per la terza volta nel torneo, e con le residue forze fisiche e mentali Medvedev ha atteso gli errori di Zverev, che sono giunti sul 2-2 (oltre ad un letale passante stretto del russo) e hanno indirizzato il numero tre del mondo verso la vittoria, festeggiata dopo quattro ore e diciotto minuti. Per Zverev è sfumata l’ennesima opportunità di cogliere una finale in uno Slam che manca dagli Us Open 2020, in un match in cui ha collezionato 66 vincenti, 55 punti a rete e il 78% di prime in campo. Medvedev, grazie alla dodicesima vittoria contro il tedesco, è approdato alla sua sesta finale Slam, terza in Australia in cui ha perso all’ultimo atto contro Nadal e Djokovic. Sfiderà per la nona volta Jannik Sinner, contro cui è avanti 6-3 nei precedenti non essendo riuscito però a prevalere negli ultimi tre.
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