Mubadala World Tennis Championship: terzo posto per Murray, il titolo va a Nadal

Nell'ultima giornata di gioco al Mubadala World Tennis Championship, il numero 1 del mondo Andy Murray si riprende dopo la sconfitta in semifinale e si aggiudica la finale per il terzo/quarto posto, superando in due set Milos Raonic. Nella finalissima Nadal si impone in 2 set su Goffin, facendo vedere buone cose in ottica 2017.

Mancano ormai poche ore al termine del 2016 e all’inizio del nuovo anno, e per i tennisti il tempo per la preparazione è ormai agli sgoccioli, con i primi tornei ufficiali che prenderanno il via già da Lunedì. Intanto, però, arrivano da Abu Dhabi i primi verdetti del Mubadala Word Tennis Championship, esibizione in cui si affrontano alcuni tra i più grandi giocatori del mondo: in attesa dell’atto decisivo tra Nadal e Goffin, il numero 1 del mondo Andy Murray si è ripreso dopo il passo falso di ieri, e ha conquistato il terzo posto grazie al successo ai danni del bombardiere Milos Raonic, incapace di scardinare la corazza dello scozzese e che lascia il torneo, dunque, a secco di vittorie.

[1]A.Murray b. [2]M.Raonic 6-3 7-6(6)

Sotto il sole di Abu Dhabi scendono in campo coloro che, alla vigilia, erano considerati i grandi favoriti per affrontarsi in finale, e che si ritrovano invece uno di fronte all’altro per accaparrarsi il terzo posto: il nuovo numero 1 del mondo Andy Murray, infatti, ha ceduto sorprendentemente in semifinale di fronte a David Goffin, mentre il bombardiere Milos Raonic, numero 3 del ranking ATP, non ha potuto nulla di fronte ad una grande versione di Rafael Nadal. Alla fine, lo scozzese è riuscito a ritrovare, almeno in parte, la forma brillante che gli ha permesso di dominare il finale della scorsa stagione, e, dopo il passo falso di ieri, si è riscattato domando il canadese in due parziali, nonostante qualche intoppo sul finire dell’incontro.

In avvio, Murray è implacabile, rispondendo ad ogni servizio del suo rivale e costringendolo nella maggior parte delle occasioni a soccombere negli scambi lunghi ed asfissianti, ma anche grazie a qualche bell’attacco a rete. In poco tempo, quindi, il britannico strappa la battuta all’avversario e si issa sul 3-0, per poi farsi nuovamente minaccioso in risposta e piazzare così un secondo break, che chiude, di fatto, il parziale. Come nella sua semifinale contro Nadal, però, il numero 3 del mondo trova improvvisamente un guizzo, e, aiutato dal rivale, che dopo un recupero straordinario si distrae e commette qualche gratuito insolito, riesce a muovere il punteggio e ad entrare nel match, portandosi sul 4-2. Milos tenta di procurarsi una chance per un ulteriore break, ma lo scozzese resiste all’assalto e si mantiene saldamente al comando; a questo punto chiudere il set si rivela per lui solo una formalità, e il numero 1 archivia la frazione con il punteggio finale di 6-3.

Si rivela più lottato, invece, il secondo parziale, in cui il canadese riesce finalmente a far pesare il suo micidiale servizio e rimane attaccato nel punteggio. Si procede inizialmente sulla scia dei turni di battuta, ma i primi attimi di tensione arrivano nell’ottavo game, in cui Raonic si procura per la prima volta una ghiotta occasione per mettere la testa avanti. Ancora una volta, però, le speranze di Milos si infrangono sul muro di Dunblane, e poco dopo l’allievo di Riccardo Piatti commette una serie di sciocchezze regalando il break che appare davvero decisivo, soprattutto quando Murray, al servizio, si issa fino a match point. Incredibilmente tuttavia nel momento di capitalizzare lo scozzese non sfrutta le proprie chance, messo sotto pressione da un paio di grandi colpi dell’avversario e gli permette non solo di rientrare nel match, ma, dopo avere sprecato una palla break, di portarsi addirittura in vantaggio. La logica conclusione è quindi il tie-break, che si rivela altrettanto rocambolesco: il primo a ottenere un mini-break è proprio Raonic, che vola sul 4-1; Murray però non si demoralizza e inanella una serie di cinque punti consecutivi che lo portano sul 6-4, con altre due chance di chiudere i conti. Il canadese tenta un ultimo disperato recupero e impatta sul 6 pari, ma viene immediatamente trafitto da un passante micidiale dello scozzese, che trionfa poi con un agevole rovescio lungolinea.

I due, dunque, saranno impegnati dalla prossima settimana nei primi tornei ufficiali: il numero 1 volerà infatti a Doha, dove troverà un’agguerrita concorrenza, con il secondo tennista al mondo Novak Djokovic in prima fila; Raonic invece dovrà difendere il titolo conquistato alo scorso Gennaio a Brisbane, grazie al successo in finale su Roger Federer.

R. Nadal b. D. Goffin 6-4 7-6 (5)

Nella finalissima, Rafael Nadal parte subito forte, confermando quanto di buono fatto vedere nelle precedenti due partite di esibizione. Goffin tiene botta finché può, senza mai risultare più di tanto pericoloso. In campo c’è un redivivo Nadal che non cede alle offensive del belga tanto facilmente. Il suo proverbiale killer-instict gli permette poi di far suo il primo set, breakkando proprio nel decimo game, con il belga chiamato a servire per rimanere nel set. Secondo parziale che si apre con più emozioni del precedente. Girandola di break, tre consecutivi, che porta infine Goffin a issarsi sul 3-1, confermando l’ultimo break conquistato. Poco dopo arriva la reazione del maiorchino che rientra nel punteggio, recuperando il break di svantaggio. Il set si trascina al tie-break dove nessuno dei due riesce ad imporsi nei primi punti. Sul 6-5, Goffin va a servire per rimanere nel match, ma ancora una volta Nadal da grande campione riesce a capitalizzare il match point e a conquistare la finale.

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