Andy Murray ha rovinato il rientro di Rafa Nadal alle competizioni, vincendo la semifinale al Mubadala World Tennis Championships per 6-3 7-5. Il britannico ha fatto valere la maggior fiducia accumulata negli ultimi mesi, mentre Nadal è parso comunque un buone condizioni fisiche alla prima partita da agosto. I problemi glieli ha creati l’avversario, poco falloso negli scambi e spesso inattaccabile al servizio. Nadal non ha avuto neanche una palla break, ha risposto a fatica e si è concesso troppi gratuiti col rovescio. Ha chiuso comunque in crescendo, e domani potrà mettere in cascina altri minuti di gioco contro avversari competitivi. Mentre Murray si giocherà la finale contro Andrey Rublev, il campione spagnolo fronteggerà Denis Shapovalov nella “finalina” per il terzo posto.
Dopo una brevissima fase di rodaggio, il terzo game – con Murray al servizio – si è chiuso solamente ai vantaggi. Nadal è riuscito a forzare alcuni errori dell’avversario, con il ritmo da subito abbastanza sostenuto ed un bellissimo dritto in corsa dello scozzese ad infiammare la folla. La velocità delle condizioni gioco ha facilitato la produzione di vincenti, rendendo obbligatorio un buon rendimento col servizio, specialmente considerando le doti di entrambi i giocatori in risposta. Vittima di questa dinamica, per primo, ne è stato Nadal, la cui prima di servizio ha latitato nel sesto gioco. Murray ha piazzato una stupenda risposta di rovescio, poi due errori dello spagnolo hanno portato al break per il britannico. Ha fatto tutto leggermente meglio il numero 134 Atp. Nadal si è mosso bene, ma spesso è stato costretto alla difensiva e per fare il punto ha dovuto superarsi. Alla risposta l’iberico non ha trovato le giuste misure, il servizio quindi ha regalato molti punti diretti al rivale di Dunblane, che ha incassato il parziale dopo 36 minuti per 6-3.
La totale disabitudine alla competizione si è notata anche in alcune scelte poco lucide di Nadal, che comunque è salito di livello col servizio nell’inizio del secondo parziale. Grazie a questa crescita ha potuto annullare quattro break point tra il primo ed il quinto gioco. Dal canto suo, Murray ha continuato a mostrare maggior scioltezza e freschezza atletica, e qualche arma in più. Il campo veloce ha reso spesso difficile al mancino di Manacor i tentativi di alzare la traiettoria, con qualche rovescio di troppo colpito male. A livello di appoggi Nadal non ha avuto particolari timori, spingendo spesso alla prima occasione, pur in maniera non sempre precisa. Gli impatti anticipati dell’avversario l’hanno spesso messo in crisi. Il 34enne, dopo un buon finale di 2021, ha confermato una buonissima costanza negli scambi, un fattore che per più di un’ora e dieci ha dato l’impressione di vederlo avvantaggiato. Pian piano però sono subentrati i primi cambi di ritmo, che hanno dato la possibilità a Nadal di incidere con maggiore concretezza. Entrambi però hanno difeso bene i turni di battuta, affidandosi anche a strumenti diversi come il serve ‘n volley nelle fasi più concitate del secondo set. Ma l’andamento più altalenante ha penalizzato infine il numero 6 del mondo, che ha sbagliato un passante di rovescio piuttosto agevole per lui: così è arrivato il break decisivo nell’undicesimo gioco del secondo set. Murray si è qualificato per la finale del Mubadala World Tennis Championships, battendo Nadal per 6-3 7-5. Non solo la ritrovata forma fisica, ma soprattutto l’impeccabile servizio di oggi potrebbe essere un alleato fondamentale nell’atto finale di domani ad Abu Dhabi, con Andrey Rublev ad attenderlo.
Nella prima semifinale, il russo, numero 5 del mondo, ha infatti superato Denis Shapovalov col punteggio di 7-6 3-6 6-4. L’intensità non è sempre stata al massimo, ed entrambi i giocatori hanno dovuto lottare anche contro l’eccessiva fretta in alcuni momenti. L’applicazione però non è mai mancata, con la contesa decisasi su pochissimi quindici. Il servizio l’ha fatta da padrone, per il resto la partita si è svolta quasi allo specchio, con una ricerca alle volte anche forzata del diritto, sia da parte di Shapovalov che di Rublev. Quest’ultimo ha vinto per una maggiore solidità nel primo e nel terzo set. Il suo avversario ha gettato al vento ogni possibilità nel tie-break del primo parziale con troppi non forzati. Rientrato in corsa con un unico e decisivo break nel secondo, sul più bello Shapovalov si è purtroppo sciolto con un doppio fallo sul 4-5 del terzo set, firmando così la propria sconfitta.