Murray : “Mi sono pentito di essermi concentrato solo sui tornei del Grande Slam”

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Lo scozzese, dopo aver vinto per la quarta volta nella sua carriera il torneo di Queen’s ( Londra), si confida,dichiarando i suoi futuri obiettivi e le sue prime sensazioni della collaborazione con Jona Bjorkman, in una delle sue regolari interviste rilasciate alla BBC.com.

“Quando ero più giovane non ho mai pensato a quali e quanti tornei avrei vinto, ma in questa fase particolare della mia carriera vincere altri tornei mi da più motivazioni. Il fatto di aver vinto il mio quarto titolo qui al Queen’s è davvero molto speciale per me”.

“Alcuni anni fa la verità, il mio unico obiettivo era quello di vincere un Grande Slam, e forse, ho perso di vista la concentrazione necessaria per la conquista di altri trofei. Ero quasi ossessionato dal fatto di dover vincere un Grande Slam che quando l’ho fatto, mi sono detto: ‘Beh, ed ora che ho vinto cosa succederà?'”.

Gli Slam ovviamente sono ancora molto importanti per me, ma ora mi piace giocare tutti i tornei con la mentalità di doverli vincere, anche perchè in questo modo si ottiene la migliore preparazione per la settimana successiva oltre a trovare la fiducia necessaria per affrontare qualsiasi avversario”.

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Nel torneo del Queen’s lo scozzese ha dovuto fare a meno della presenza del suo coach , Amelie Mauresmo (che partorirà ad agosto), che pero’ si è mantenuta in stretto contatto con il suo assistito Jonas Bjorkman. E proprio di questo ultimo Murray ha ironizzato su come abbiano trascorso questi giorni a Londra e di come lo svedese lo stia comunque aiutando con la sua esperienza sull’erba.

“Abbiamo giocato alcuni punti e non era quello che mi aspettavo da Jonas, un allenatore ti aiuta se gioca ancora molto bene, non commette errori, ti risponde bene….e il suo servizio effettivamente era un po lento, sì”. ( ride).
“ (…) Sono sicuro che vorrà la rivincita, perchè è molto competitivo. E’ diventato un top four ed è stato un grande giocatore. E’ stata probabilmente la prima volta che ha giocato dopo un po’ di tempo, forse la prossima volta andrà meglio. Pero’ io ho giocato solo al 50% e ho vinto, spero abbia il tempo sufficiente per prepararsi”.

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Inoltre in riferimento all’imminente inizio di Wimbledon ha così commentato :

“Il torneo del Queen’s è una buona preparazione per Wimbledon, anche se penso che sia accaduto 6 volte che chi ha vinto al Queen’s ha vinto poi a Church Road. Vincere il Queen’s non ti garantisce il titolo di Wimbledon, bensì devo guadagnarmelo io. Ho bisogno di allenarmi bene per i prossimi 5-6 giorni. Questo successo mi dà un po’ di fiducia in più, ma c’è ancora tanta strada da fare prima dell’inizio di Wimbledon. E poi si sa, negli Slam può accadere qualunque cosa”.

fonte: http://www.puntodebreak.com/

A cura di Antonio Baldari

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