Andy Murray, dopo una stagione passata fra alti e bassi a barcamenarsi fra le tipiche difficoltà da affrontare al rientro dopo uno stop tanto prolungato, è pronto ora ad approfittare della pausa invernale per recuperare la condizione fisica e farsi trovare pronto ai blocchi di partenza per la prossima stagione.
Per perseguire tale obiettivo, lo scozzese si è recentemente affidato alle magiche cure di Bill Knowles, celeberrimo preparatore atletico già collaboratore di sportivi del calibro di Tiger Woods, Joni Wilkinson e Dani Welbeck, ma alla sua prima esperienza nel mondo del tennis. Lo scozzese, dimostrando grande propensione al sacrificio e flessibilità nel reinventarsi, ha deciso di sottoporsi alle attenzioni di Knowles nella speranza di recuperare la forma fisica e di rientrare in possesso delle capacità aerobiche che l’hanno sempre contraddistinto nel circuito, facendo di lui uno dei migliori difensori sulla piazza, grazie alla sua mirabile velocità e a quell’esplosività che gli permetteva di recuperare colpi che sarebbe risultati vincenti contro gran parte dei colleghi.
In un video caricato qualche giorno fa dallo scozzese sul suo profilo Instagram è possibile osservare la modalità di allenamento ideata da Knowles appositamente con l’obiettivo di massimizzare il recupero dell’elasticità e tonicità muscolare senza però gravare su articolazioni e sottoporre il delicato corpo di Andy a carichi di lavoro che potrebbero causare pericolose ricadute; in una recente intervista, Knowles ha descritto così il lavoro intrapreso col nuovo paziente: “Quello che faccio è progettare un puzzle per il corpo, al fine di riportarlo al suo assetto fisico da atleta di alto livello, così che possa dare il meglio di sé. Per questo, cerchiamo di recuperare e migliorare le capacità motorie e la coordinazione attraverso esercizi quali salti, cadute, capriole, nulla che possa provocare dolore, ma che possa accrescere le capacità motorie del corpo“.
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Nel video è possibile osservare Murray alle prese con percorso appositamente ideato dal nuovo preparatore atletico; a tal proposito si è espressa positivamente anche la sempre esigente Judy Murray, che ha asserito come “Andy ha imparato molte cose nuove, non l’ho mai visto fare ruote e muoversi con quell’agilità“. Lo stesso Murray si è poi pronunciato con entusiasmo in merito al suo nuovo programma di allenamento, rivelando che “Bill è una persona molto attiva e motivante, non ha paura di provare cose nuove e, sebbene non avesse mai lavorato prima con un giocatore di tennis, è stato sin dall’inizio perfettamente in grado di affrontare questo processo. Ha un modo di porsi molto positivo e produttivo, un approccio molto “americano”, e questo è stato un bene per me“.
Knowles si è infine espresso così circa il suo approccio: “Ci sono diversi buoni allenatori sulla piazza, ma nel Regno Unito tendenzialmente le capacità atletiche ed aerobiche degli atleti d’elite sono sottovalutate. Noi lavoriamo anche con pesi e ricorriamo all’esercizio aerobico in molte occasioni; una delle tecniche migliori è quella di sfruttare il peso corporeo, fare movimenti semplici e poco aggressivi o invasivi, lavorando per esempio nell’acqua, cosicché in breve l’atleta possa giungere a conoscere il suo corpo e a sapere come usarlo al meglio, anche per evitare il dolore“.
Un approccio sicuramente innovativo, apparentemente ideale per il percorso di recupero intrapreso da Murray. Solo il tempo saprà però rivelarci quanto effettivamente efficace potrà essere il nuovo piano di allenamento, nella speranza di rivedere presto lo scozzese esprimere un gioco ad un livello consono al suo talento.