Un altro passo avanti, un’altra prova di maturità. Lorenzo Musetti conferma il suo momento d’oro superando ancora una volta Stefanos Tsitsipas, con un convincente 7-5, 7-6(3) al terzo turno del Masters 1000 di Madrid. Dopo la vittoria ottenuta pochi giorni fa a Monte-Carlo, il giovane azzurro ripete l’impresa con una prestazione solida, intelligente e ricca di giocate da fuoriclasse. Agli ottavi di finale, Musetti affronterà l’australiano Alex de Minaur, apparso anch’egli in gran forma.
Il match si è aperto nel segno del greco, capace di partire fortissimo con il solito schema servizio e diritto pesante. Musetti, come spesso gli accade, ha faticato a trovare subito ritmo e posizione in campo. Dopo aver perso il servizio ed essere finito sotto 3-0, ha rischiato seriamente di affondare. Ma proprio nel momento più difficile ha iniziato la sua rimonta, salvando tre palle del possibile 1-5 con personalità e iniziativa.
Il turning point arriva sul 4-5, quando annulla un set point con una smorzata deliziosa che spezza il ritmo all’avversario. Poi la svolta definitiva: cinque game consecutivi vinti, due break strappati e un primo set portato a casa con autorità e freddezza. A testimonianza della crescita di Lorenzo nella gestione dei momenti chiave.
Nel secondo set l’inerzia resta nelle mani dell’azzurro, capace di esprimere un tennis estremamente vario e maturo. Musetti alterna sapientemente traiettorie cariche di spin a improvvisi cambi di ritmo, smorzate millimetriche e lob ben calibrati, costringendo Tsitsipas a forzare e sbagliare.
Il greco, visibilmente nervoso, si aggrappa al servizio per restare nel match, ma cede nuovamente nei momenti decisivi. Sul 4-4 Musetti si procura ben tre palle break, non concretizzate, ma resta calmo e preciso. La vera differenza si nota al tie-break, dominato dall’azzurro 6-0 prima della chiusura sul 7-3. Straordinaria la giocata che ha portato al 5-0: un passante di rovescio in corsa che ha strappato applausi e lasciato fermo l’avversario.
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A colpire non è solo il risultato, ma soprattutto la tenuta mentale e fisica di Musetti, sempre più solido e convinto dei propri mezzi. Se prima era vulnerabile nei momenti delicati, ora mostra una lucidità quasi chirurgica nel gestire la pressione. Il suo rovescio continua a essere un’arma letale, ma è la capacità di variare e leggere le fasi del match a fare la differenza.
Tsitsipas, pur generoso, ha pagato l’incapacità di reagire alle soluzioni sempre nuove dell’italiano. “Chance mancata, chance concessa” dice un vecchio adagio del tennis, e mai come in questo caso ha trovato conferma.
Agli ottavi, Musetti se la vedrà con Alex de Minaur, giocatore ostico e in ottima condizione. Sarà un altro test importante per misurare la solidità del carrarino, che su terra battuta sta mostrando una crescita costante e un gioco sempre più adatto a palcoscenici di alto livello.
Con questa vittoria, Lorenzo Musetti conferma che la sua non è più una promessa, ma una splendida realtà del tennis mondiale.
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