La sfida a distanza tra Novak Djokovic e Rafael Nadal continua tra Dubai e Acapulco. Se il serbo è già in semifinale, certo di rimanere in vetta in questa settimana, Nadal lo ritroveremo in campo questa notte. Nei quarti affronterà la sorpresa SoonWoo Kwon, che ha eliminato Dusan Lajovic. Con le eliminazioni di Alexander Zverev e Felix Auger-Aliassime, il tennista di Manacor e sempre più favorito alla conquista del titolo. In Messico non vince dal 2013, quando ancora il torneo si disputava su terra battuta e nel 2017, sul cemento, ha perso in finale da Sam Querrey. Dopo la vittoria nel match di secondo turno contro Miomir Kecmanovic, per 6-2 7-5, cresce l’ottimismo per il numero 2 del mondo. In conferenza si dice soddisfatto dei propri progressi rispetto all’esordio dell’altro ieri. Non solo campo nei pensieri di Nadal però, che accenna qualche parola sul nuovo Corona Virus, che tormenta da oramai un mese l’Asia, continente dei prossimi Giochi Olimpici in estate. Per finire, anche un omaggio a Maria Sharapova, che ieri ha annunciato il suo ritiro dal professionismo.
BUONE SENSAZIONI – Rende anche onore al proprio avversario: “Non ho nulla da rimproverarmi per non aver chiuso sul 5-3 del secondo set. Ha alzato il suo livello, lo reputo un gran giocatore, e la sua prestazione di oggi aggiunge valore alla mia vittoria. Mi dà fiducia. Sono felice perché come ho giocato soprattutto nel primo set e nella prima parte del secondo. Ho avuto sensazioni molto migliori rispetto alla prima partita”. La priorità va ora al recupero, perché il suo ottavo di finale si è chiuso, seppur con le tribune ugualmente gremite, oltre l’una della notte. Ma l’orario complicato non toglie prestigio al torneo e non cambia l’opinione di Nadal, campione all’Abierto Mexicano nel 2005 e sette anni fa. Un torneo che negli ultimi anni, col cambio di superficie, ha scalato posizioni nel gradimento dei giocatori: “Acapulco deve essere fiera di avere un Atp 500 del genere. È tra i migliori al mondo, e a tutti piace venire qui”. In sala stampa c’è anche chi spera, e chiede a Nadal, su un’eventuale promozione del torneo a Masters 1000. Lui però, risponde realisticamente: “Niente mi farebbe più piacere di vedere un Masters 1000 in America Latina. Ma è obiettivamente difficile ottenere la licenza. Ed è complicato pensare a quale altro Masters 1000 potrebbe smettere di essere tale”.
TOKYO, CORONA VIRUS E MASHA – Prima di Sharapova, Nadal parla anche di Corona Virus e Giochi Olimpici. “Innanzitutto l’auspicio è quello di tenere tutto controllo. L’umanità necessita di trovare un rimedio, per frenare anche l’incertezza che abbiamo attorno e la psicosi“. Col contagio che rallenta in Cina, ma che si diffonde velocemente anche all’esterno, il pensiero va ovviamente anche al Giappone. Nel Paese del Sol Levante si terrà questa estate, a Tokyo, l’Olimpiade. La completa e buona riuscita dell’evento riguarda tutti, e ovviamente l’appuntamento occupa un posto speciale anche nei cuori degli atleti. “È una manifestazione unica proprio perché sai di aver solo due o tre occasioni per parteciparvi e vincere”. Poi però con l’augurio di buona fortuna alla ex numero 1 del mondo Wta: “Le auguro il meglio e di essere felice, perché questo è un momento che arriverà per tutti”. Per il tennis è un giorno triste: “Se ne va una grandissima lottatrice, che credo abbia sempre lasciato tutto quello che aveva quando doveva competere. Un’icona e un punto di riferimento per tutto il tennis femminile”.