Nadal tra matrimonio, vittoria a Parigi Bercy e n. 1 di fine anno: “È stata una grande festa, ma ora voglio fare bene nella città più importante della mia carriera”

Il tennista spagnolo, a poche ore dall'esordio nell'ultimo Masters 1000 stagionale, ha parlato del matrimonio come una grande tappa della vita, non tralasciando, però, gli impegni sportivi.

Rafael Nadal torna dopo due anni a Parigi Bercy e lo fa da campione Us Open e soprattutto con la fede nuziale al dito.

Nel corso della consueta conferenza stampa di inizio torneo, il tennista spagnolo ha parlato del matrimonio con la storica compagna Maria Francisca Perello, non tralasciando, però, gli impegni sportivi, che vedranno l’attuale n. 2 del mondo in corsa su più fronti.

Interrogato sulle recenti nozze, celebrate il 19 ottobre presso una lussuosa fortezza a nord di Maiorca, il 33enne non si lascia andare al romanticismo: “Il matrimonio è stato un grande giorno per me, per mia moglie, penso anche per gli ospiti e per tutte le persone che hanno condiviso questo momento speciale con noi . È stata una grande festa. Sono stato con la mia ragazza per 15 anni, quindi non è cambiato nulla nella mia vita normale. È stato solo il momento di farlo e l’abbiamo realizzato“.

Lo spagnolo, in campo nella giornata di oggi contro Mannarino, potrebbe festeggiare un altro grande traguardo della sua carriera. Trionfando a Parigi Bercy, infatti, il 19 volte campione Slam non solo piazzerebbe uno dei due ultimi sigilli mancanti alla lista dei Masters 1000 vinti, ma avrebbe anche la certezza di chiudere la stagione in vetta al ranking mondiale. Intanto Nadal, che in bacheca può contare solo due tornei indoor (Madrid nel 2005 e San Paolo nel 2013), non vuol sentir parlare di sfortuna circa i suoi insuccessi nel XII arrondissement parigino: “Non credo sia il termine più adatto da queste parti, nella città dove ho vinto 12 volte il Roland Garros. Sono molto felice di essere tornato qui a Parigi che, come tutti sanno, è senza dubbio la città più importante della mia carriera tennistica, anche se non ho mai vinto a Bercy perchè a seconda dei casi, o non stavo bene, o ho giocato male o gli avversari sono stati semplicemente più forti“.

 

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