Mette le mani avanti Rafa Nadal. E fa bene. Negli ultimi anni, le prestazioni del maiorchino non sono certo state all’altezza del suo nome, per cui l’ex numero 1 del mondo, sceso attualmente alla nona posizione, ha ricominciato a pedalare a testa bassa per ritornare in forma in vista di questa ultima parte di stagione.
E qualche segnale incoraggiante è arrivato, nonostante il 2015 faccia segnare un record negativo per lui: era dal 2003 che non perdeva nell’arco di una stagione 4 partite nel suo regno, la terra battuta. Tuttavia, Nadal è riuscito a portare a casa 3 titoli, di cui l’ultimo ad Amburgo battendo in finale il nostro Fabio Fognini. Una lenta ripresa che ha portato addetti ai lavori e bookmakers a ritenerlo come possibile favorito nel Master 1000 che si sta disputando a Montreal.
Contro Youzhny lo spagnolo ha fatto vedere un buon tennis, dimostrando progressi tangibili nel suo gioco: Penso di aver giocato bene, di avere mantenuto un gioco costante. Il fatto di non aver mai perso un game al servizio è già un buon segno. Per il resto, ci sono stati alti e bassi ma nel complesso credo di aver disputato un buon match e questa è stata un’ottima vittoria per me. Sono approdato ai quarti di finale e sono felice di questo”.
Nadal ora dovrà però premere sull’acceleratore, in vista anche dell’ultimo Slam dell’anno a Flushing Meadows. Anche se preferisce andare avanti partita dopo partita, senza portare la mente e i pensieri troppo in là nel tempo: “Mi sono allenato a buoni livelli per tutta la settimana. Ho fatto bene, ho lavorato duramente e sodo per cercare di tornare alla mia massima forma. Per il momento le cose stanno andando come previsto e l’atteggiamento di affrontare la stagione partita dopo partita funziona. In attesa che le cose vadano un po’ meglio. Ai quarti di Montreal ora lo aspetta un brutto scoglio da superare: il giapponese Nishikori, che qualche anno fa, quando Nadal era Nadal, lo ha fatto tremare nella finale di Madrid, sfiorando l’impresa di batterlo nel suo regno.