Ci sono ancora progressi da fare, c’è esperienza da dover accumulare, ma non ci sono motivi per cui in futuro Luca Nardi non debba tornare a giocarsi tante altre partite di questo tipo. Dopo la vittoria da sogno sul numero 1 al mondo Novak Djokovic, negli ottavi di finale del Masters 1000 di Indian Wells il classe 2003 di Pesaro è stato sconfitto in due set, con il punteggio di 6-4 6-3, da Tommy Paul. Ha fatto differenza la fatica fatta da Nardi in molti dei suoi turni di battuta, soprattutto con la seconda di servizio, e la fatica fatta nel procurarsi invece occasioni nei game di servizio del suo avversario. Il lato positivo, e ben augurante, è il modo in cui il tennista marchigiano ha tenuto gli scambi da fondo con lo statunitense.
Ai quarti di finale Paul affronterà Casper Ruud, uscito in rimonta da un match non ben giocato, ma vinto, contro Gael Monfils, con il punteggio di 3-6 7-6 6-4. È avanzato con più agio del previsto invece Daniil Medvedev, testa di serie numero 4, il quale era atteso da una sfida sulla carta complicata, e che spesso per lui lo è stata, contro Grigor Dimitrov. Il risultato è però un doppio 6-4, a causa di una brutta prestazione del bulgaro, fatta di circa 30 errori non forzati. Ora Medvedev dovrà stare attento ad Holger Rune, che per 2-6 7-6 6-3 ha rimontato e battuto il campione in California nel 2022, Taylor Fritz. Il giocatore di casa ha avuto un match point nel secondo set, sul 5-4, sbagliando una risposta di rovescio su una profonda seconda di servizio del danese, che da quel momento in poi ha iniziato a spingere prepotentemente.