Con l’inizio ufficiale della stagione ATP 2018 è ripartita anche la Race to Milan per i tennisti della next gen, ossia di massimo 21 anni. Come è accaduto lo scorso anno, infatti, anche nel 2018 si terranno le Next Gen ATP Finals a Milano, torneo a cui accederanno i primi 7 tennisti (più una wild card), nati non oltre il 31 dicembre 1997, che avranno conquistato più punti durante l’anno solare. Vediamo allora chi sono i principali pretendenti alla prestigiosa kermesse milanese di fine anno, ma non sorprendetevi di non trovare Alexander Zverev in questa lista; pur non avendo ancora compiuto 21 anni, e quindi essendo tecnicamente ancora un next gen, il ragazzone tedesco è già stabilmente in top 10 ATP, su di lui sappiamo molte cose, e quindi abbiamo preferito concentrarci su altri giovani ancora in ascesa, di cui alcuni non noti ai più.
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FELIX AUGER-ALIASSIME
Considerato assieme a Shapovalov la giovane speranza del tennis canadese, è il più giovane tennista di sempre a essere riuscito a qualificarsi, e a vincere un match, nel main draw di un torneo ATP Challenger. Nato nell’agosto del 2000 da padre togolese e madre del Quebec, Felix vanta la vittoria a livello juniores degli U.S. Open nel 2016 e il n.2 mondiale juniores raggiunto nello stesso anno. Attualmente al n. 168 del mondo, il suo best rank in singolare è di n.153, ottenuto ad Ottobre dello scorso anno. Tra il 2016 e il 2017 ha vinto 2 tornei challenger e 2 futures, conquistando altrettante finali. Quasi tutti questi risultati sono stati ottenuti sulla terra. Ha debuttato in un main draw ATP questa settimana a Rotterdam, sconfitto in 3 set da Krajinovic.
ALEXANDER BUBLIK
Russo, classe 1997, dal 2016 rappresenta il Kazakistan. Ha iniziato a giocare a tennis all’età di 4 anni, sotto la guida del padre Stanislav. A livello juniores ha raggiunto la posizione n.19 nel ranking mondiale. A livello Futures vanta 4 tornei vinti ed una finale, risultati tutti ottenuti nel 2016, mentre lo scorso anno ha vinto due tornei ATP Challenger. Attualmente occupa la posizione n.129 ATP ma ha già centrato la top 100, ottenendo il suo best rank fin’ora di n.95 nel Settembre del 2017. Ha esordito nel main draw di un torneo ATP a San Pietroburgo nel 2016 grazie ad una wild card, e nel 2017 si è spinto fino al secondo turno agli Australian Open.
ALEX DE MINAUR
Nato in Australia nel 1999 da madre spagnola e padre uruguaiano, rappresenta l’Australia ma risiede in Spagna. A livello juniores, nel 2016 è stato n.2 del mondo e ha raggiunto la finale di Wimbledon, persa da Shapovalov. Nello stesso anno ha iniziato a giocare con continuità tornei ITF, prevalentemente in Spagna. Tra il 2016 e il 2017 ha conquistato un torneo e due finali a livello Futures, e due finali a livello ATP Challenger. Sempre nel 2017 ha debuttato in un main draw ATP a Brisbane dopo aver vinto le qualificazioni, e ha debuttato nel main draw di tre tornei del Grande Slam, in particolare raggiungendo il secondo turno agli Australian Open. Ma il suo vero breakthrough è stato a gennaio del 2018, dove ha raggiunto la semifinale e la finale nei due tornei ATP 250 di Brisbane e Sydney, battendo tennisti come Johnson, Raonic, Verdasco, Dzumhur, F. Lopez, Paire, e raggiungendo il best ranking di n.127 ATP. Attualmente occupa la posizione n.142.
TAYLOR FRITZ
Classe 1997 e figlio di due ex tennisti professionisti, Taylor Fritz ha nel 2015 raggiunto la finale in due tornei dello Slam juniores, il Roland Garros e lo U.S. Open, in entrambi i casi giocando la finale contro il connazionale Tommy Paul, perdendo a Parigi ma vincendo a New York. Nello stesso anno ha debuttato in un main draw ATP a Nottingham superando un turno, e ha raggiunto 3 finali nei tornei Challenger, vincendone due. Nel 2016, oltre all’attività a livello Challenger, si è qualificato per il main draw degli Australian Open e ha raggiunto la sua prima finale in un ATP 250 a Memphis diventando il più giovane americano a riuscire in tale impresa, dopo Michael Chang. Fritz raggiungerà anche i quarti di finale al Master 500 di Acapulco e raggiungerà la sua classifica fino ad ora più alta, piazzandosi al n.53 del mondo, e a fine anno riceverà il premio come ATP Star of Tomorrow. Per buona parte del 2017 è stato lontano dai campi da gioco a causa di un infortunio, ma è rientrato in estate centrando alcuni risultati importanti tra cui vincere un turno agli Australian Open, battendo Baghdatis. Nel 2018 è rientrato nella top 100 raggiungendo la finale in 2 Challenger, vincendone una, ed è attualmente al n. 86 del mondo. E’ sposato e ha un bimbo di un anno.
STEFAN KOZLOV
Nato in Macedonia nel 1998 da genitori russi (il padre è un allenatore di tennis), gioca per gli U.S.A.. A livello juniores, ha raggiunto la finale nel 2014 agli Australian Open e a Wimbledon, ed è stato n.2 al mondo. Ha debuttato in un main draw ATP alla tenera età di 15 anni, a Newport nel 2013.
Il suo bottino nei Futures è di 7 finali conquistate di cui 4 vinte, mentre nei tornei Challenger ha trionfato 2 volte e perso 3 finali tra il 2014 e il 2017. Nel 2017 ha anche registrato il suo best rank di n. 115 al mondo, mentre attualmente occupa la posizione n.158. Non ha ancora giocato nel main draw di uno Slam.
MICHAEL MMOH
Figlio di un ex tennista nigeriano e di madre irlandese, nasce in Arabia Saudita nel 1998 e viene chiamato Michael in onore di Michael Jordan. Inizia a giocare a tennis all’età di 3 anni.
E’ stato il n.2 del mondo juniores nel 2015 dopo aver raggiunto la semifinale al Roland Garros, mentre nel 2016 ha vinto il campionato nazionale under 18, guadagnandosi una wild card per il main draw degli U.S. Open. Ha vinto 4 titoli ITF Futures, di cui 3 prima di compiere 18 anni, e ha raggiunto due finali. Nel 2016 si è qualificato per la prima volta ad un main draw ATP a Memphis, ed ha partecipato al Master 1000 di Miami grazie ad una wild card. Nel 2017 ha vinto due tornei challenger, di cui uno gli ha garantito una wild card per gli Australian Open, ed è entrato per la prima volta in top 200. Il suo best ranking fino ad ora è il n. 141, raggiunto lo scorso Settembre. Nel 2018 ha vinto a Brisbane il suo primo match in un main draw ATP. Attualmente è il n. 173 del ranking mondiale.
CORENTIN MOUTET
Il mancino francese, classe 1999, ha iniziato a giocare quando aveva 3 anni, e ha partecipato al suo primo torneo Futures all’età di 13 anni. Complessivamente ne vincerà 5 tra il 2015 e il 2017, e conquisterà 3 finali. E’ stato, già da juniores, molto attivo anche nel doppio, vincendo dei titoli. Nel 2015 ha fatto il suo debutto nei tornei Challenger e nelle qualificazioni del Roland Garros. Nel 2017 ha raggiunto il secondo turno nel torneo di doppio dello Slam parigino, e ha vinto il suo primo titolo Challenger a Brest, battendo in finale Tsitsipas. Nel 2018 ha debuttato in un main draw ATP partecipando agli Australian Open grazie ad una wild card, perdendo dal nostro Seppi, e poco più tardi ha vinto il suo primo match ufficiale in un main draw ATP a Quito, dove ha poi raggiunto i quarti di finale ottenendo il suo best rank di n.140 del mondo, che è anche la sua classifica attuale.
JAUME MUNAR
Nato a Maiorca nel 1997, Munar è stato, a livello juniores, il n.3 del mondo nel 2015. Nel 2014 ha raggiunto la finale del Roland Garros juniores, persa da Rublev, e la semifinale degli Australian Open, mentre nel 2015 ha vinto lo Slam parigino nel doppio.
Sempre nel 2015, al German Open di Amburgo, ha giocato il suo primo match nel main draw di un torneo ATP grazie ad una wild card, e lo ha vinto per ritiro del suo avversario Garcia-Lopez, entrando così nella top 500. La sua attività è ancora per lo più incentrata sui tornei Challenger, ma nel 2018 ha vinto le qualificazioni degli Australian Open, perdendo poi al primo turno del main draw contro Monfils, e ha vinto un turno nelle qualificazioni dell’ATP 250 di Montpellier. Il suo best rank è di n.117 del mondo, conquistato questo mese. Occupa attualmente la posizione n.180.
TOMMY PAUL
Classe 1997, originario del New Jersey, Tommy Paul è stato il n.3 del mondo a livello ITF junior nel 2015, anno in chi ha vinto il Roland Garros ed è stato finalista agli U.S. Open, in entrambi i casi giocando la finale contro Taylor Fritz.
Cosa inusuale per uno statunitense, ha una predilezione per la terra battuta, dove ha colto fino ad ora la maggior parte dei suoi successi. A livello Futures ha vinto 6 tornei, di cui 5 sulla terra, e conquistato due finali, mentre nei tornei Challenger ha per ora solo una finale nel 2015. Nel 2015 si è anche qualificato per la prima volta per il tabellone principale di uno Slam agli U.S. Open, perdendo da Seppi al primo turno, mentre nel 2016 entra per la prima volta in top 200. Il primo successo in un main draw ATP lo ha colto a Houston di quello stesso anno, dove ha battuto Paolo Lorenzi. Nel 2017 ha raggiunto i quarti di finale all’ATP 250 di Atlanta e soprattutto al Master 500 di Washington, battendo giocatori del calibro di Paire e Muller. A fine Gennaio del 2018, dopo aver perso al secondo turno di qualificazione degli Australian Open, ha raggiunto il suo best rank di n. 149 del mondo, mentre tutt’ora è n. 153.
ANDREY RUBLEV
Già finalista alle Next Gen ATP Finals nel 2017, sconfitto da Chung, il forte 20enne moscovita non ha bisogno di troppe presentazioni, essendo già stabilmente nella top 50, attualmente il secondo tennista più giovane dopo Sasha Zverev fra i migliori del mondo. Da Juniores ha vinto il Roland Garros nel 2014 e nello stesso hanno ha conquistato due medaglie ai giochi olimpici giovanili di Nanjing.
In singolare ha vinto 5 tornei tra ITF Futures e Challenger, e ha già due finali a livello ATP, nei tornei 250 di Umago nel 2017 (vinta contro Lorenzi) e di Doha nel 2018 (persa contro Monfils). Sempre nel 2018 ha colto il suo migliore risultato in uno Slam a Melbourne, spingendosi fino al terzo turno, poi battuto da Dimitrov. Ha già sconfitto in carriera giocatori di livello come Verdasco, Dimitrov, Goffin. E’ attualmente il n.34 del mondo, ma il suo best rank è 32.
CASPER RUUD
Giovane speranza del tennis norvegese e figlio di un ex tennista professionista, il 19enne Casper Ruud è stato nel 2016 il primo tennista del suo Paese a diventare n.1 del mondo a livello juniores, e ha iniziato a giocare tornei ITF Futures e Challenger, scalando la classifica molto velocemente,e partecipando al suo primo torneo ATP 250 a Chengdu. Nel 2017, dopo aver perso al turno finale delle qualificazioni dell’Australian Open, si è spinto fino alle semifinali dell’ATP 500 di Rio, e ha partecipato al Master 1000 di Miami grazie ad una wild card.
Quest’anno si è per la prima volta qualificato al main draw di uno Slam a Melbourne, vincendo poi anche il primo turno. E’ attualmente n. 122 del mondo con un best rank di n.108.
FRANCES TIAFOE
Classe 1998, Frances Tiafoe Jr. è considerato uno dei giovani statunitensi più promettenti per diventare una futura stella del tennis mondiale. E’ stato il più giovane vincitore dell’Orange Bowl, conquistato a 15 anni, mentre a 17 anni ha ricevuto una wild card per il Main Draw del Roland Garros, più giovane americano a riuscirci dai tempi di Chang, nel 1989. A livello juniores ha vinto un gran numero di titoli, raggiungendo la posizione n.2 del ranking mondiale. Ha fatto il suo debutto in un Main draw ATP nel 2016 a Washington, e conta fino ad ora un titolo ITF Futures conquistato e 2 finali, e 9 finali a livello Challenger, con 5 trionfi. Ha già debuttato nel main draw di tutti i tornei dello Slam, raggiungendo il secondo turno nel 2017 agli Australian Open e a Wimbledon. Sempre nel 2017, ha impegnato Federer in 5 set agli U.S. Open, ed è stato selezionato per la Laver Cup. Al momento è al n.98 del mondo, ma lo scorso Luglio ha raggiunto il suo best rank al n. 60.
DENIS SHAPOVALOV
Canadese, nato nel 1998 a Tel-Aviv da genitori di nazionalità Russo-Israeliana, il biondo mancino 18enne, già idolo delle ragazzine, è stato n.2 del mondo a livello juniores nel 2016, anno in cui ha trionfato a Wimbledon e ha raggiunto la semifinale al Roland Garros. Shapo, come viene chiamato, ha debuttato come professionista nel 2015 nel circuito ITF Futures, in cui ha vinto 4 tornei fra il 2016 e il 2017; a livello Challenger ha colto due successi e una finale nel 2017, che è stato anche l’anno in cui, in estate, si è messo in luce sul palcoscenico mondiale ed è entrato nella top 100. Infatti, oltre ad esordire nei main draw dei tornei Slam, lo scorso Agosto Shapovalov ha raggiunto la semifinale del Master 1000 di Montreal, battendo gente del calibro di Del Potro, Nadal e Mannarino. Ha poi raggiunto il quarto turno agli U.S. Open, provenendo dalle qualificazioni, sconfiggendo Medvedev, Tsonga e Edmund ai primi tre turni. Dotato di uno splendido rovescio a una mano, prima della sua “esplosione” era già conosciuto per il famoso episodio di Coppa Davis 2017 Canada-Gran Bretagna, in cui fu squalificato per aver fatto involontariamente un occhio nero al giudice di sedia scagliando una pallina durante il suo match contro Edmund. E’ già nella top 50 ATP, occupando la 47ma piazza, che è anche il suo best rank.
STEFANOS TSITSIPAS
Comunque vada la sua carriera, Stefanos Tsitsipas, 18enne greco, è già il tennista più forte della storia del suo Paese. Finalista nel 2014 e nel 2015 dell’Orange Bowl, nel 2016 è stato il n.1 del mondo juniores e ha vinto Wimbledon in doppio. Si è fatto le ossa fra tornei ITF Futures, con 5 trionfi e 2 finali, e Challenger, dove per ora ha vinto un torneo ed è arrivato per 2 volte in finale. Nel 2017 è riuscito a qualificarsi per il main draw sia del Roland Garros che di Wimbledon, poi sconfitto al primo turno. Nella seconda metà del 2017 ha ottenuto i suoi migliori risultati, iniziando a partecipare con una certa continuità a eventi ATP: ha raggiunto il main draw nel Master 500 di Tokio e il secondo turno nel Master 1000 di Shanghai, e poi ha raggiunto la semifinale nell’ATP250 ad Anversa, sconfiggendo Cuevas, Karlovic e l’idolo di casa Goffin. Nel 2018 ha avuto sino ad ora un solo acuto, raggiungendo i quarti di finale all’ATP 250 di Doha dopo aver battuto tra gli altri Gasquet. E’ attualmente al n. 82 del mondo, non lontano dal suo best rank di n.78, raggiunto a inizio Febbraio. Anche lui, come Shapovalov, gioca uno spettacolare rovescio a una mano sola.
Tanti giovani pretendenti per soli 7 posti, tutti agguerriti e decisi a fare “il gran salto” nel 2018 verso il tennis che conta davvero. La battaglia è aperta.