Seconda giornata di qualificazioni allo Sporting Milano 3; oggi in programma le due semifinali del torneo che assegna l’ottavo biglietto per il “masterino” di fine anno. Nel frattempo, si vedono in giro i giovani tennisti già qualificati: Chung è arrivato a Milano da un paio di giorni, e oggi hanno attirato l’attenzione gli allenamenti di Donaldson, Medvedev, Khachanov e Rublev. Atteso per domani l’arrivo di Denis Shapovalov e Borna Coric.
QUINZI PROCEDE SPEDITO – Per la prima semifinale i pronostici sono abbastanza sbilanciati dalla parte dell’ex campione di Wimbledon juniores, ma l’ottima predisposizione dell’italoamericano per il gioco d’attacco è in grado di ribaltare eventuali situazioni indecise. In avvio di match Caruana parte con il freno tirato – forse per la tensione –, subisce break in apertura e non riesce a reagire neanche nel secondo game di battuta. Il primo set viene risolto con un secco 40 in una decina di minuti. Il secondo parziale mostra, invece, segni di ripresa per lui, che parte tenendo la battuta a zero e innalza notevolmente il suo livello di gioco. Si gioca alla pari e il giocatore di Austin si fa sentire fra le acclamazioni del pubblico, che lo ha preso in simpatia. La prima di servizio viene a mancare a Quinzi e un paio di errori dovuti al peso del momento assegnano a Caruana il secondo set: 42. Il tennista di Cittadella mostra qualche segno di insofferenza ma ha la pazienza per restare concentrato e aspettare l’occasione giusta: essa si presenta di lì a poco, offerta dal classe ‘98 che non riesce a chiudere un punto praticamente già vinto, e gli offre il break. Quinzi passa a condurre per 31 e annulla l’unica possibilità di ripresa per l’avversario annullando una pericolosa palla break su killer point. L’inizio di quarto set è costellato di errori gratuiti da entrambe le parti. Caruana va, dunque, a servire con palle nuove e, con un lavoro fenomenale sulla diagonale di rovescio, guadagna il tiebreak. Il parziale decisivo, però, purtroppo viene deciso da due brutti errori commessi con leggerezza dal 19enne, e con un ace Gianluigi Quinzi decide definitivamente l’esito della partita.
Gianluigi Quinzi (n. 294, età 21) – Liam Caruana (n. 423, età 19) 40 24 41 43(3)
CONTINUA LA FAVOLA DI BALDI – Il 21enne padrone di casa inizia al servizio: Pellegrino è lento a entrare in partita e subisce subito break. La reazione, però, non si fa attendere, e con un alternarsi di break e controbreak si approda al tiebreak. Fra qualche errore nell’arbitraggio e le (pacate) proteste dei giocatori, il pubblico incita Baldi, il quale mette una pesante ipoteca sul set portandosi in vantaggio per 5-1. Nel secondo parziale Pellegrino è ritornato a colpire la palla in maniera pulita e disputa un game impeccabile al servizio. Nonostante ciò, il milanese è pronto a combattere e si affida a San Servizio (il più invocato sulle superfici rapide come questo PlayIt) per allungare il set al parziale decisivo. Qui, mettendo in campo una buona regolarità, approfitta degli errori del suo rivale e vince ancora, 7-4. Grazie a un sapiente utilizzo del backspin, Baldi riesce a rallentare il ritmo serrato imposto dall’avversario, il quale spesso finisce per andare fuori giri, e a togliergli il tempo. Al terzo, invece, è il 20enne di Bisceglie a partire con il piede giusto: strappa il servizio e si porta in vantaggio, ma Baldi, che forse ha sofferto un po’ di pressione psicologica, non si fa sfondare dalle continue accelerazioni del pugliese e recupera fino al 21 – game nel quale, tra l’altro, si diletta in un pregevole salvataggio in controbalzo. A questo punto Pellegrino capitola, e con due clamorosi errori di smash consegna di fatto il terzo set e l’accesso alla finale a Filippo Baldi. Il pubblico milanese esulta.
Filippo Baldi (n. 459, età 21) – Andrea Pellegrino (n. 385, età 20) 43(2) 43(4) 42