Da tanto, troppo tempo non si vedeva un cileno tra i migliori 100 tennisti al mondo. Nicolas Jarry ci è riuscito lo scorso novembre, a poco più di dieci anni di distanza dall’ultimo connazionale ad accedervi, Paul Capdeville, ex n. 76 del ranking Atp.
Nicolas Jarry è diventato il tredicesimo cileno a conquistare un posto fra i primi 100 della classifica mondiale, ma la distanza che lo separa dai risultati ottenuti da nonno Jaime Fillol è ancora lunghissima. Il primo tifoso di Nicolas è proprio il nonno, ex n. 14 del mondo e vincitore di 7 titoli tra gli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, che gli appassionati ricorderanno per aver disputato due match nella storica finale di Coppa Davis tra gli azzurri e i cileni che consegnò l’Insalatiera a Panatta e compagni. “Ha migliorato tutto, sia l’aspetto mentale che quello tecnico. Ha capito quali sono le sue caratteristiche e come sfruttare al meglio il suo gran fisico“, dichiara l’ex tennista classe ’46.
Con i suoi 198 cm di altezza, Jarry può contare su un fisico imponente che spesso gli consente di ricavare punti decisivi dal servizio. Il cileno, inoltre, si piazza al secondo posto nella speciale classifica dedicata agli under 23 che hanno ottenuto il maggior numero di vittorie quest’anno. Prima di lui solo Hyeon Chung, semifinalista a Melbourne, che è riuscito a trionfare in ben 18 occasioni a fronte delle 14 di Jarry. Crescita costante e numeri importanti per un giocatore che qualche anno fa era relegato ai margini della Next Gen cilena che vedeva in Chrstian Garin, vincitore nel 2013 del Roland Garros juniores e attualmente impelagato oltre la duecentesima posizione del ranking, la speranza più rosea di un movimento sudamericano, orfano degli indimenticati Rios, Gonzalez e Massù.
Dopo un brutto infortunio al polso nel 2015, Nicolas Jarry ha iniziato in fretta la risalita e dal 2017 ad oggi ha polverizzato circa 250 posizioni, vincendo tre titoli Challenger, qualificandosi in tre dei quattro Major del Tour e raggiungendo soprattutto la prima finale Atp a San Paolo, fin qui punto più alto della sua carriera, persa contro Fabio Fognini.
Giunto nell’élite del tennis mondiale, Jarry si prepara a trascinare anche la sua nazionale di Coppa Davis che il prossimo weekend affronterà la selezione argentina per guadagnare l’accesso al playoff che vale il ritorno nel World Group. Il tennista di Santiago sembra essere pronto per raccogliere la pesante eredità del nonno, le porte del grande tennis si sono spalancate e il popolo biancorossoblu vuole sostenere con entusiasmo il suo beniamino dopo anni di buio. Ora tocca a Nicolas.