Nicolas Massu: “Non ci sono molti ragazzi nel tour che si allenano come Thiem”

Sotto la guida di Nicolas Massu, Dominic Thiem ha effettuato un ulteriore salto di qualità che gli ha permesso di diventare competitivo anche lontano dall’amata terra rossa. Il duro lavoro svolto ha dato i suoi frutti con l’austriaco che ha conquistato il Masters 1000 di Indian Wells nel 2019 e, quest’anno, il suo primo torneo del Grande Slam, gli US Open 2020 battendo il tedesco, numero 7 del mondo, Alexander Zverev, nella finale di New York del 13 settembre, dopo 2 ore e 42 minuti di gioco.
Massu è convinto delle grandi potenzialità di Thiem e, in un’intervista concessa al sito internet del Comitato Olimpico Internazionale ‘Olympic Channel’, esalta la volontà e la professionalità del suo allievo, soffermandosi sugli obiettivi futuri: “Dominic ha una grande dedizione nel lavoro, sia sul campo che in palestra, è sempre attento e pronto ad imparare cose nuove. Per un coach è facile lavorare con un allievo che dà sempre il 100%, non sono tanti i ragazzi nel Tour che si allenano con la sua stessa intensità ogni giorno”.
Ma gli elogi non si fermano qui: “Dominic è un ragazzo di 27 anni che sa esattamente di cosa ha bisogno, deve solo continuare su questa strada e migliorare ancora anche a livello fisico. Lavora e pensa per diventare il numero uno del mondo. È il numero 3 ed è un top ten da cinque stagioni, i suoi risultati sono molto buoni e costanti“.
Massu sottolinea poi un altro aspetto molto importante: “Siamo entrambi estremamente convinti che bisogna credere in quello che si fa anche quando i risultati fanno fatica ad arrivare. Non è facile, ma uno dei segreti di ogni successo è quello di essere sempre positivi”. 
Poi una battuta sulla concitata finale di Flushing Meadows tra Thiem e Alexander Zverev: “A volte bisogna saper anche cogliere il cosiddetto attimo fuggente, il momento giusto . La finale degli US Open è stata una grande occasione per entrambi e non è mai facile gestire la pressione in certi tipi di eventi , ma il giocatore che governa al meglio queste situazioni è quello che alla fine alza al cielo il trofeo”, conclude Nicolas Massu.
Nicola Devoto
Redazione Tennis Circus

Recent Posts

Docce sotto sorveglianza nel tennis: la nuova regola ITIA divide atleti e pubblico

Una stretta sui controlli antidoping che solleva più di una perplessità Il mondo del tennis…

14 ore ago

Rublev torna a Madrid: “Quest’anno mi sento diverso”

Andrey Rublev è tornato a Madrid con il sorriso e la determinazione di chi ha…

14 ore ago

Adriano Panatta: “Alcaraz ha deluso ma il suo problema è la programmazione”

Un calendario senza tregua Il tennis moderno è diventato un tour de force continuo, dove…

14 ore ago

Qualificazioni Madrid: Cocciaretto brilla, Errani lotta ma si ferma

Con l’avvio delle qualificazioni al Mutua Madrid Open 2025, uno dei tornei più attesi del…

17 ore ago

Ostapenko da urlo a Stoccarda: travolge Sabalenka e conquista il titolo dopo otto anni

Una settimana perfetta per Jelena Ostapenko Jelena Ostapenko ha firmato una delle imprese più scintillanti…

18 ore ago

Masters 1000 Madrid, il tabellone: possibile rivincita tra Alcaraz e Musetti ai quarti

Con l’arrivo della primavera e l’avvicinarsi degli Internazionali d’Italia, il circuito ATP si accende sulla…

19 ore ago