MOLTI GIOCATORI INFORTUNATI – Questo è un periodo critico per l’Atp. Riuscire a recuperare i vari Djokovic, Murray, Raonic, Wawrinka e Nishikori di un tempo non è un’impresa semplice.
NISHI CI STA PROVANDO – Chi sta dimostrando, tuttavia, una maggiore solidità è il giocatore giapponese, che ha già avuto dei buoni match nonostante il problema al polso. Il giapponese riconosce che non è stato facile decidere che cosa fare al rientro.
“Ho dovuto prendere diverse decisioni. Sono stato sul punto di operarmi, ma poi ho preferito non farlo. Il recupero è stato lungo sono andato anche in Belgio da uno specialista.
SONO PRONTO – “Non è stato facile ma ora mentalmente sono “fresco e pronto”. Il mio corpo e il mio polso sono ok ed ora bisogna solo scendere in campo e giocare”dice infatti in nipponico.
ALL’INIZIO I CHALLENGER – Fra le decisioni che ha preso il giocatore asiatico c’è quella di giocare nei circuiti minori al suo rientro, ha fatto vari Challenger per meglio recuperare le forze ed essere competitivo una volta arrivato nel circuito Atp. Adesso il suo ottimismo sta crescendo e adesso anzi pensa al suo nuovo obiettivo pur sapendo che non sarà facile tornare ai livelli di una volta, quando era top ten e anche top five né alle finali Slam che ha affrontato in quel periodo.
IL MIO OBIETTIVO LA TOP TEN – “Ho scelto di giocare i Challenger perché erano dei buoni tornei, con dei tennisti americani interessanti e questo mi ha dato molta fiducia. Ho cambiato un po’ il movimento del servizio, adesso faccio un movimento più breve che non mi dà fastidio al polso e aiuta la spinta. Sono in fiducia, non vedo l’ora di recuperare il mio livello. Il mio obiettivo è tornare in top ten al più presto”