Federer df Sock 6-4 7-6 (4)
Il primo match in programma sul suggestivo cemento blu della 02 Arena ha, come da pronostici, ben poco da raccontare. Ad avere la meglio è lo svizzero, che non ha avuto bisogno di faticare più di tanto per avere la meglio sull’underdog Jack Sock, per disporre del quale si è limitato a regalare ai tifosi una prestazione ordinaria; Roger non ha di certo brillato, mettendo in luce qualche piccola incertezza, senza risultare in grado di sfruttare le molte occasioni che gli avrebbero permesso di chiudere prima il match; 20 gli unforced realizzati da Roger, errori che gli hanno permesso di sfruttare una sola delle sei palle break concessegli dall’americano, che è riuscito in tal modo a strappare un parziale onorevole, costringendo lo svizzero al tie-break nel secondo set. “Voglio dire, penso che inizieremo tutti a giocare meglio col prosieguo del torneo, sono ancora solo i primi giorni. Non ti puoi certo aspettare di esprimere il tuo miglior tennis contro i migliori giocatori del mondo al primo match“. Nemmeno se ti chiami Roger Federer, ci verrebbe da dire.
Roger ha poi proseguito analizzando una prestazione opaca senza cedere al pessimismo: “Molto spesso durante il primo match il piano tattico scivola in secondo piano, perché alla fine sei solo contento di aver servito bene. Prima ti concentri sui turni di battuta, poi su quelli di risposta, e cerchi di fare del tuo meglio, cerchi di tenere la palla in gioco, e parti da lì” e ancora “penso che sia difficile come sono difficili i primi turni in tutti i tornei, difficoltà che qui è amplificata dal fatto che stai giocando contro un avversario che è fra i primi dieci giocatori del mondo. A volte questo rende le cose molto, molto difficili“.
Roger ha poi avuto anche occasione di commentare la premiazione dell’amico Rafael Nadal per aver chiuso l’anno in cima alla classifica mondiale: “Nadal è stato il migliore durante l’anno, ha giocato più tornei, ed è stato incredibilmente vincente per tutto l’anno; certo mi sarebbe piaciuto chiudere l’anno da numero uno, ma non lo puoi fare giocando così pochi tornei, quindi non è un problema per me. Non ho rimpianti“. A chi gli ha chiesto un commento in merito alle ultime dichiarazioni del numero 1, che ha espresso qualche riserva in merito alla scelta della superficie sulla quale disputare le finals, a suo modo di vedere ingiusta in virtù del fatto che sia sempre la medesima, Roger ha poi risposto: “Penso che alla fine sia giusto che si giochi indoor“.
Dal canto suo Jack Sock non ha avuto molto da ridire, commentando un match nel quale non ha mai avuto realmente occasioni per potersi portare avanti; il momento più interessante del match è stato probabilmente il clamoroso errore commesso da Federer, un banalissimo diritto nei pressi della rete sbadatamente tirato a mezza rete, probabilmente per la distrazione riconducibile ad una quanto meno bizzarra “tattica” ma in atto da Sock, che si è voltato mostrando scherzosamente a mò di bersaglio il fondoschiena allo svizzero; a tal proposito Sock ha sfoggiato tutta la sua simpatia in conferenza stampa: “Probabilmente lo faccio circa tre volte all’anno, non è una vera e propria tattica”.
Per il resto lo statunitense si è limitato ad un “It’s Roger, baby“, alludendo alle lampanti difficoltà in cui si imbatte chi gioca contro un avversario come lo svizzero “gli entra tutto, è come se non potesse sbagliare” ha aggiunto Sock con un’alzata di spalle, che sapeva di rassegnazione mista ad una certa qual dose di ammirazione. L’americano ha però detto di essersi goduto al massimo il momento: “L’ingresso in campo è stato fantastico, con la superficie di gioco illuminata, tutte quelle grafiche, e poi le foto; è un’atmosfera molto coinvolgente, ed è stato bello poter godere di questo onore per una volta. Non vedo l’ora di poter disputare i miei prossimi matches“.
(In aggiornamento…)