La settimana appena iniziata per Novak Djokovic è la numero 277 in vetta alla classifica ATP, a 9 anni di distanza dalla prima volta in cui la raggiunse con la vittoria a Wimbledon 2011, numeri da capogiro per il campione di Belgrado che dopo la vittoria in Australia si è rilassato in Italia tra Sanremo e Ortisei prima di partire per Dubai per il torneo di fine Febbraio.
In questa particolare classifica Nole insegue Pete Sampras con 286 settimane e Federer con 310, deciso a metter in bacheca anche questo record e ciò avverrebbe ipoteticamente ad Ottobre se rimanesse sempre in vetta alla classifica.
Sul cemento americano Nole non difende molti punti, lo scorso anno dopo il titolo vinto a Melbourne si presentò a Indian Wells e Miami scarico, uscendo al secondo e terzo turno, quest’anno gioca anche Dubai quindi ha la possibilità di metter in tasca qualche punto in più.
Dopo il cemento americano iniziano le cambiali più pesanti perché nella stagione su terra difende un quarto di finale e due finali nei Master 1000 di Montecarlo, Madrid e Roma, poi ha la semifinale di Parigi.
Da Parigi si vola a Londra con un’altra cambiale pesantissima quale la vittoria a Wimbledon, per poi spostarsi nuovamente sul cemento americano ed asiatico dove ha avuto un finale di stagione con alti e bassi.
L’obbiettivo è sulla carta alla portata di Novak Djokovic, poi ci sono ovviamente tante variabili, i giovani che scalpitano per trovare spazio e la stessa condizione del serbo che da quando è tornato a vincere dopo il 2017 è stata costellata di picchi di prestazione alternate a brutte sconfitte.
Su sua stessa ammissione punta a vincere più Slam possibili in questi ultimi anni di carriera, ha dichiarato che sono la sua priorità, vedremo se avrà anche la continuità di risultati negli altri tornei a cui ci aveva abituato negli anni dal 2013 al 2015.