Novak Djokovic è sembrato irritato nonostante l’aver raggiunto i quarti di finale con un giorno di ritardo. Il serbo affronterà ora Tomas Berdych, dopo aver superato il francese Mannarino per 6-2 7-6(5) 6-4.
L’umore non particolarmente felice di Djokovic può essere attribuito a diversi fattori, non ultima la scelta degli organizzatori di fargli giocare un giorno dopo il proprio incontro di ottavi di finale.
CAUSA ED EFFETTO DEL RITARDO
L’epica vittoria di Gilles Muller sul campo uno su Rafael Nadal, conclusasi alle 20:32 ora locale nella penombra di ieri, ha fatto si che non ci fosse più tempo per Djokovic e Mannarino per iniziare prima che calasse la sera, mentre un eventuale passaggio sul campo centrale è stato escluso dagli organizzatori.
E’ facile immaginare che Djokovic fosse lontano dall’essere felice essendo lasciato fino a tarda serata senza sapere se la sua partita si sarebbe giocata o meno. E una volta iniziato il match quest’oggi a mezzogiorno, sotto il tetto del centrale a causa della pioggia battente, Djokovic è stato presto infastidito dalla condizione dell’erba.
UNA PARTITA SEGNATA DAL NERVOSISMO
Il tre volte campione del torneo si è mostrato particolarmente agitato riguardo la quasi assenza di erba attorno alla linea di fondo e, verso metà del terzo set, ha richiesto un trattamento per quello che potrebbe essere un problema della parte alta del braccio o della spalla.
Ad un certo punto nel secondo set, Djokovic ha sbagliato un rovescio lungo oltre la linea di fondo, ed ha immediatamente preso una palla dalla tasca per poi schiacciarla con forza contro il manto erboso del centrale. A questo gesto sono subito seguiti i fischi e i rumori dell’intero pubblico. Non dev’essere stato un gran momento per i coach Andre Agassi e Mario Ancic.
A differenza del serbo, Mannarino è sembrato più rilassato, nonostante i dolori alla schiena nati dopo le due lotte al quinto vinte contro Sugita e Monfils nei turni precedenti.
A dimostrazione di questo, un colpo in mezzo alle gambe giocato dal francese nell’ottavo game dell’incontro, segno di voglia di impressionare il pubblico e magari pure far faticare Djokovic.
Il francese avrebbe potuto complicare il compito del serbo conquistando il tie-break del secondo set ma, da 4-2 avanti, ha perso 4 punti di fila. Djokovic ha poi piazzato un ace sul suo secondo set point, concludendo il parziale con un rumoroso “Come on”, mostrando quanto stesse lottando per tenere il controllo sulla partita.
Il terzo parziale è stato privo di patemi, con Djokovic che ha preso subito il comando con un break iniziale. Nonostante la lieve preoccupazione per l’infortunio, Djokovic è riuscito ad arrivare allo scontro di domani con Tomas Berdych, in quello che potrebbe essere il preludio per una semifinale da favola contro Roger Federer venerdì.
LE DICHIARAZIONI DEL SERBO
“E’ stata una lunga giornata, ieri, per entrambi: non è stato facile aspettare un giorno intero per poi neanche entrare in campo“, ha detto il serbo. “E’ andata come è andata e abbiamo giocato oggi; sono contento di aver giocato sul centrale, perché significava che, nonostante la pioggia, saremmo riusciti a concludere l’incontro. Quindi, sono contento di aver chiuso la partita, e sono concentrato sulla prossima“.
Djokovic ha poi spiegato di aver parlato delle sue preoccupazioni riguardo il campo al giudice di sedia Carlos Bernardes, che non è rimasto felice di quel che ha visto.
Ha detto il serbo:”Gli ho detto che c’era un buco in mezzo al campo, a metà della linea di servizio, e mi ha detto di mostragliela. L’ho fatto e, sinceramente, non è stato felice di quello che ha visto. I campi non sono granché quest’anno e anche altri giocatori si sono lamentati, ma bisogna accettare come sono. L’erba è la superficie più difficile da mantenere, e so che stanno facendo il loro meglio, ma ho giocato su campi migliori”.
A riguardo dell’infortunio, il serbo ha detto:”Staremo a vedere, è qualcosa che mi porto dietro da un po’, ma fino ad ora sono riuscito a giocare senza alcun problema, e questa è la cosa più importante“.
Fonte: irish examiner
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Luca Celi