Novak Djokovic: “Mi sento ancora giovane”

Novak Djokovic durante un'intervista ha parlato di diversi argomenti: della rivalità con Nadal e Federer, delle sue vittorie e delle sensazioni e consapevolezze che seguono.

Novak Djokovic durante un’intervista ha parlato di diversi argomenti: della rivalità con Nadal e Federer, delle sue vittorie, delle sensazioni e consapevolezze che seguono e delle motivazioni che lo portano a continuare: “Ne sono consapevole. Faccio parte di questo mondo. Non riesco a disconnettermi completamente eliminando tutto ciò di cui la gente parla. È certamente lusinghiero. Ma allo stesso tempo, c’è ancora molta strada da fare. Ho 32 anni e le cose sono molto diverse da quando avevo 10 anni, ma mi sento ancora giovane sia dentro che fuori dal campo. Sono ancora motivato a continuare”.

Il serbo ha parlato della memorabile vittoria a Wimbledon contro Federer: “È tra le due più grandi partite che ho giocato in carriera. L’altra è quella che ho disputato contro Nadal nella finale australiana del 2012, durata quasi sei ore. Queste due partite sono molto speciali ed hanno un posto d’onore nella mia memoria e nella mia carriera. Dopo anni, ho ancora ricordi di quella partita del 2012 in Australia. E naturalmente, ricorderò a lungo la finale di Wimbledon di quest’anno contro Roger. Una volta che avrò completato la mia carriera o diminuito i tornei, credo che avrò più tempo per riflettere su tutto e dare un’occhiata alla mia carriera”.

“Ora è difficile guardare troppo indietro. Se guardi indietro, ovviamente le sensazioni sono positive e suscitano fiducia in te, ti fanno credere di più e hanno più motivazione. Ti ispirano a continuare e cercare di raggiungere nuovi successi. Ma allo stesso tempo, devi rimanere nel presente”.

Djokovic ha all’attivo molte partite vinte nella sessione notturna degli US Open“Ho avuto molto successo giocando sui campi di questo torneo, in particolare sull’Arthur Ashe. Non ho perso molte partite giocando nella sessione notturna e molte delle partite che gioco sull’Arthur Ashe sono di notte. Mi piace molto l’atmosfera che c’è lì, è esattamente l’opposto di Wimbledon, tranne che in finale. Devi adattarti, adattarti ad esso ed accettarlo. Farsi coinvolgere penso sia positivo dato che ci siano presenti atmosfere diverse in ciascuna delle sedi dei Grand Slam“.

Sulla nuova composizione del Consiglio dei Giocatori ha affermato: “L’impatto è già stato grande. Sono leggende del nostro sport (Federer e Nadal) e due grandi nomi che si uniscono al Consiglio. Sta già assumendo un grande impatto per il resto dei membri del Consiglio e in generale gran parte dei giocatori sanno che i due vogliono contribuire ad aiutare, sostenere e partecipare alle discussioni. Questo è interessante. Non è mai successo che i numeri 1, 2 e 3 del mondo fossero nel Consiglio dove c’è un gruppo di 10 giocatori. Non abbiamo ancora un programma completo di ciò che faremo, ma questa è una cosa che accadrà più volte, però è un bene che ci sediamo e cerchiamo di avere incontri utili”.

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