E’ sempre positivo avere Novak Djokovic in un tabellone ATP, specialmente a Barcellona, dove torna dodici anni dopo. Sapendo che i risultati dell’ultimo mese non sono incoraggianti e con Rafa Nadal come possibile avversario ai quarti, il tennista serbo affronta il torneo con la speranza di tornare ad essere il grande rivale dello spagnolo sulla terra battuta.
“Ho avuto un’accoglienza spettacolare a Barcellona, erano molti anni che non venivo qui. E’ una delle città più belle del mondo, la gente è meravigliosa, molto amichevole e vicina. Inoltre ha una grande passione per il tennis, qui ci sono molti circoli storici che hanno fornito grandi giocatori al circuito.” – ha cominciato il serbo nella conferenza stampa di benvenuto.
“Non avevo pensato di venire qui ma a Monte Carlo ho giocato poco e il mio team ha ritenuto opportuno accettare l’invito per venire a giocare qui. Arrivo da vari problemi fisici e, probabilmente, Monte Carlo è stato il mio primo torneo in più di un anno in cui non ho sentito alcun fastidio o dolore“, ha assicurato una settimana dopo l’uscita di scena contro Dominic Thiem agli ottavi di finale.
“La terra battuta è la superficie su cui sono cresciuto, in Serbia ho giocato molto qui, anche se durante la mia carriera ho avuto più successi su piste veloci. Credo che con il tempo io sia migliorato molto su questa superficie, due anni fa ho vinto al Roland Garros e lì è stato il mio miglior livello sulla terra. Il problema qui è incontrare Rafa, prima o dopo, lui è il dominatore.“, confessa Novak, uno dei pochi tennisti della storia ad avere un head to head positivo contro il maiorchino.
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Sul tabellone di quest’anno, poco da dire: “Il torneo ha grandi giocatori ogni anno, storicamente ci sono sempre molti top a giocarlo, gli spagnoli migliori stanno sempre qui. Il tabellone è quello giusto per il mio ranking, non è più così alto come cinque anni fa. Potrò affrontare Rafa ai quarti di finale, questa è la realtà, parto sfavorito e devo accettarlo. Desidero ritornare a giocare grandi partite come in passato, mi sento preparato per questo. Altrimenti, non starei qui.“, assicura il numero 12 del mondo.
Nadal il migliore sulla terra anche secondo Nole: “Sì, è molto semplice. Assolutamente e senza alcun dubbio. E’ difficile comparare le generazioni, ci sono stati altri grandi come Vilas o Muster, non è tutto nei risultati, ma è sotto gli occhi di tutti il fatto che Nadal sia stato il re della terra per quantità di titoli e per la maniera in cui li ha conquistati.“
Infine, Djokovic ha ripetuto ancora una volta che, per colpa dei problemi che ha passato, la sua vita stava per diventare un incubo. Ci sono molte cose prima del tennis: “Non tutto è stato buio, ci sono state molte cose positive in questi ultimi mesi. La mia famiglia e il mio modo di lavorare continuano ad essere la base della mia felicità. Il tennis è la mia passione, il mio grande amore, ma non è tutto nella vita Posso essere felice anche se non gioco tornei ogni settimana, sono cosciente di ciò che ho vinto e devo lottare per recuperare tutto il terreno perso. Per me è stato come una grande lezione dopo che non avevo mai avuto alcun infortunio nella mia carriera, dover affrontare dolori e problemi in quindici mesi non è stato facile, ma è tutto un processo di apprendimento a cui devo sottopormi.“