Mancano ormai poche ore all’inizio degli Australian Open, il primo grande evento della stagione tennistica. Come è accaduto spesso in questa epoca, per esempio con il Roland Garros o Wimbledon rispettivamente con Nadal e Federer, alcuni tornei sono diventati veri e propri territori di conquista di alcuni tra i più forti giocatori. E lo Slam australiano è, dal 2008, di proprietà (quasi) esclusiva del numero 1 del mondo e attuale dominatore del tennis, Novak Djokovic. Con cinque titoli a Melbourne, il serbo è il detentore del record nell’Era Open, ma con un altro successo eguaglierebbe Roy Emerson, diventando a tutti gli effetti il record man degli Australian Open, proprio come i suoi due principali rivali con Parigi e Londra.
Roy Emerson ha conquistato i suoi trionfi in Australia negli anni ’60, e prima dell’arrivo di Novak nessuno gli si era avvicinato così tanto. Ma con l’incredibile annata che ha appena vissuto, e lo strapotere dimostrato a Doha, questo sembra davvero l’anno buono per un aggancio. A Melbourne Nole ha ottenuto il suo primo titolo in un Major, sconfiggendo Tsonga nel 2008, ha dato inizio ad una stagione mostruosa nel 2011, e le vittorie contro Murray nel 2013 e nel 2015 completano la sua egemonia sul suolo australiano.
Nella giornata di Sabato, come tutti i giocatori, Djokovic ha rilasciato diverse interviste, toccando vari argomenti come la off-season e la costante motivazione che lo spinge sempre a dare il massimo. “E’ solo l’inizio della stagione. E’ troppo presto per parlare di cosa potrò o non potrò fare nei prossimi mesi. Sono qui solo per concentrarmi su questo torneo. Credo che, come tutti i tennisti che sono qui, darò il massimo per ottenere il miglior risultato possibile nel primo Slam dell’anno”.
Come se il 2015 non fosse stato abbastanza glorioso, la settimana di Doha ha portato un ulteriore successo nella bacheca del serbo. “La prima settimana dell’anno a Doha è stata fantastica per me, non ho perso neanche un set. Mi sono preparato bene, mi sono preso del tempo per allenare alcuni aspetti del gioco e porre le basi per una stagione che sarà lunga e faticosa, che avrà come priorità le Olimpiadi di Rio“.
“Ogni volta che torno alla Rod Laver Arena la mente torna alla mia prima vittoria nel 2008, e ad altre partite epiche che ho giocato su quel campo. Ancora una volta, cercherò di fare il meglio possibile, come tutti. Sono qui per ricominciare l’anno da zero, e vedere quali risultati otterrò“, ha continuato. Ma prima di ricominciare con il tennis, Djokovic si è preso un po’ di meritato riposo: “Mi sono preso due settimane di relax, dopo Londra, in cui sono stato con la mia famiglia senza toccare la racchetta. E’stato molto importante. Ovviamente il tennis è la mia vita, mi godo il gioco, ma non sono molti in giorni in cui non mi alleno. In realtà, aspetto sempre con ansia questo periodo, perché mi permette di riposarmi, e di concentrarmi anche su altri passatempi, oltre al tennis”.
Infine, Novak ha parlato dell’imminente paternità di Andy Murray e della sua decisione di ritirarsi nel caso in cui sua moglie partorisse durante il torneo. Una decisione che Nole appoggia senza dubbi: “Certo, lui è uno dei favoriti per vincere questo trofeo, e ha giocato molto bene la scorsa stagione. Ma ancora una volta, capisce che ci sono altre priorità nella vita. Auguro a lui e a sua moglie il meglio, e sono contento per loro “, ha detto il campione di Belgrado.