Novak Djokovic si dice sorpreso che Roger Federer abbia scelto Ivan Ljubicic come suo coach. Non appena ha saputo la notizia, il numero uno del mondo si è detto stupito del fatto che Roger Federer abbia scelto proprio Ivan Ljubicic come suo coach.
Una dei requisiti richiesti da Roger al suo nuovo coach era quello di conoscere bene i giocatori del circuito. Avendoci, anche, giocato contro. E questo requisito Ivan lo soddisfa in pieno. Essendo stato numero tre del mondo fino a qualche anno fa. Ai reporter di Sport 360 Djokovic ha confessato che sarà un po’ strano vedere il suo amico croato nel box del suo più grande rivale.
“Ma siamo dei professionisti.” Conferma il serbo: “Ivan”, continua Djokovic, “conosce il mio gioco e quello di molti altri giocatori del circuito. Credo sia questo il motivo che abbia spinto Roger a prenderlo come proprio coach. Se la loro collaborazione darà i frutti sperati”, dice Nole, “solo il tempo potrà dirlo. Da parte mia faccio a Ivan i miei migliori auguri. E’ un grande uomo, calmo, sereno, sicuro di sé.”
Non si diventa coach di Roger Federer per caso. Se Ljubo lo è diventato il tennista svizzero avrà fatto le sue valutazioni. Il numero uno del mondo ammette di non vedere l’ora di iniziare quella che sarà una stagione più impegnativa del solito. Quest’anno ci sono i giochi Olimpici che rappresentano uno dei suoi obiettivi stagionali insieme al raggiungimento del Grande Slam.
La vittoria dei quattro Major nello stesso anno, che gli è sfuggita di poco nella passata stagione, rappresenta per Nole un obiettivo imprescindibile. La stagione è lunga, ammette il tennista di Belgrado. “E non me la sento di fare delle previsioni ma, sicuramente ce la metterò tutta per coronare un’impresa che solo a pochi giocatori nella storia del tennis è riuscita.”
Novak farà il suo debutto a Doha contro Dustin Brown, entrato al tabellone principale dopo avere superato le qualificazioni. Al tennista di Belgrado viene, infine, chiesto un commento su chi, tra lui e Federer, secondo lui raggiungerà per primo il traguardo dei 100 milioni di dollari di premi vinti in carriera. E, come era facilmente immaginabile, il serbo risponde che non sono i soldi la motivazione che lo spinge a giocare a tennis!
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