Numero 98 del mondo: “Non ho ricevuto un prize money, l’ATP tratti i giocatori alla stessa maniera”

Nessun pagamento arrivato dalla vittoria di un Challenger brasiliano che Gero Kretschmer si è aggiudicato due anni fa assieme al suo compagno Alexander Satscko. Duro sfogo del ragazzo su Facebook, ora palla all'ATP.

Continuano le difficoltà nel circuito ATP. Gero Kretschmer, tennista tedesco di 30 anni e numero 98 del mondo in doppio, ha denunciato sul suo account Facebook che né lui, né il suo partner di doppio Alexander Satschko, hanno ricevuto il premio in denaro per la vittoria nel Challenger di San Paolo nel gennaio del 2014. Il post recita così:

Era gennaio 2014 quando il mio compagno Alexander Satschko e io abbiamo vinto il Challenger di San Paolo da 125.000 dollari. Sono passati due anni e non abbiamo raccimolato più di 7.600 dollari in questo momento. Deve essere uno scherzo, considerando che l’ATP non ha intenzione di versare l’intera somma. Continuano a dirci che stanno tentando di parlare con l’ex direttore del torneo, ma la realtà è molto diversa. In due anni non è arrivato nulla. Non abbiamo ottenuto neanche un euro. L’ATP ha pagato un rimborso di 1.000 dollari a ogni giocatore. Come quando si dà una caramella a un bambino per farlo smettere di piangere.

(…) L’ATP ottiene ogni anno milioni di dollari e deve avere la possibilità di aiutare in questo tipo di casi urgenti. I giocatori hanno tentato di rinviare a giudizio la questione, ma a causa del grande investimento richiesto e del discutibile beneficio che si otterrebbe, non sono arrivati a una soluzione.

Mi sono chiesto perchè non possono pagare il loro prize money se si arricchiscono ogni anno. Dovrebbero proteggere i diritti dei giocatori. Vogliono sempre che facciamo questo o quell’altro o dicono che non facciamo le cose giuste, che riempiamo referti medici, paghiamo multe per qualsiasi cosa. Le regole stanno cambiando e stanno diventando ridicole per i giocatori con un ranking basso, per non parlare dei giocatori di doppio. Mi sono chiesto se vogliono arrivare a questo punto anche in un evento ATP dove giocano le grandi stelle. Avrebbero molta paura, perciò devono sfogarsi sui giocatori di seconda e terza classe.

Padrona ATP, perdonami, ti sorprendi ancora del fatto che ci siano problemi? Non reagire come se fossi sorpresa! Se un giocatore ha paura che non gli venga pagata la somma vinta, dovrebbero per prima cosa raccogliere questo denaro. Ma la cosa più importante è dare la sicurezza che i giocatori ottengano ciò che si meritano.

La realtà mi fa pensare che non otterrò mai quei soldi e questo è triste e frustrante, vedendo che all’ATP non importa nulla.

Dove è finito il mio sport pulito?”

Le dichiarazioni sono durissime e si riferiscono a vari aspetti, principalmente tirano in ballo l’ATP. Sono emersi più casi nei quali i tennisti di basso ranking stanno soffrendo situazioni come queste. Vengono trattati in maniera totalmente diversa da quelli che siamo soliti vedere in TV nei grandi tornei. Vedremo se lo sfogo di Gero arriverà ai piani alti e quale decisione verrà presa.

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