Pablo Carreno Busta disinnesca Bublik e conquista il Chengdu Open

A distanza di un anno e mezzo, lo spagnolo Carreno Busta torna a vincere un titolo Atp e lo fa in Cina, a Chengdu, in finale sull'imprevedibile Bublik. Nonostante ben 31 aces, il kazako non è riuscito ad aggiudicarsi questa sfida, arrendendosi al tie-break del terzo set. Quarto titolo in carriera Carreno.

Non potevamo augurarci una finale migliore – e non potevano farlo neppure gli spettatori presenti a Chengdu – per iniziare quest’intensa giornata di tennis, che ci terrà incollati al divano senza possibilità di cambiare i nostri piani. In Cina, questa mattina sono scesi in campo Pablo Carreno Busta e Alexander Bublik, entrambi alla ricerca della prima affermazione in questo 2019. Da una parte lo spagnolo, con già tre titoli in carriera, mancava all’appuntamento con l’atto conclusivo di un torneo Atp addirittura dal maggio 2017, quando trionfò in Portogallo, all’Estoril. Un infortunio ed un altro paio di problemi hanno complicato l’ultimo periodo di Carreno, che è precipitato in classifica ed ha dovuto ricominciare tutto da capo. Quest’estate Pablo era andato molto vicino a raggiungere la finale di un torneo, venendo fermato ad un passo solo da Rublev nell’Atp 500 di Amburgo. Già dalla stagione su cemento americano, però, il tennista di Gijòn aveva dimostrato di essere in netta ripresa e che sarebbe stata solo questione di tempo per rivederlo dove merita di stare. La settimana scorsa, ancora una volta si era fermato in semifinale, nel torneo di Metz, per mano di Bedene, ma questa volta la partecipazione alla finale non gliel’ha tolta nessuno. Dall’altra parte il kazako Bublik, classe 1997, che in questa stagione aveva già preso parte ad una finale Atp, uscendo sconfitto contro Isner a Newport. A caccia della prima affermazione in carriera, i bookmakers lo davano sfavorito alla vigilia, anche se ormai è risaputo che il tennista kazako di origine russe è uno dei giocatori più difficili da pronosticare per via della sua imprevedibilità e del suo gioco che può subire variazioni improvvise. Per “dare i numeri”, magari presentando questo ragazzo a chi non lo conoscesse a sufficienza, quest’oggi, come d’altronde accade spesso durante i suoi match, Bublik ha fatto registrare 31 aces e 11 doppi falli. Di questi aces, una buona parte è stata scagliata sulla seconda di servizio, a volte addirittura più forte della prima palla e dunque anche sopra i 225 km/h. Nonostante ciò, Bublik non è riuscito a portare a casa questa finale, piuttosto bloccata, tanto che sono stati necessari ben due tie-break nei tre set disputati. Incredibilmente solido al servizio lo spagnolo, che ha offerto una palla break nel primo gioco dell’incontro per poi tenere a debita distanza il suo avversario, senza mai portarlo neppure ai vantaggi. Ha faticato molto di più invece Bublik, che ha spesso offerto palle break ma nella maggior parte dei casi se l’è cavata – basti pensare che il bilancio di Carreno sulle palle break trasformate è di una su sette.

Pablo Carreno Busta

Fin dai primi scambi, la finale si è rivelata incredibilmente equilibrata, sia per la varietà del gioco dei due interpreti, che quindi hanno avuto bisogno di tempo per studiarsi a vicenda, sia per la paura di non concedersi troppo all’avversario e rischiare di andare in svantaggio nel punteggio. La prima, e di fatto unica, chance di muovere significativamente il punteggio del set l’ha avuta lo spagnolo, che sul 5-4 ha potuto beneficiare di un paio di regali del suo avversario, conquistandosi ben due set point. Niente da fare: come nella prima parte di questo parziale, Bublik è tornato ad essere devastante al servizio ed ha evitato l’allungo di Carreno Busta, mantenendo una situazione di parità, protattasi fino al tie-break. Brutte notizie per il giocatore iberico, che avrebbe dovuto conquistare il primo set di quest’importante finale al tie-break, contro un avversario che questa settimana li ha vinti tutti e tre quelli disputati, di cui alcuni anche in maniera rocambolesca come ad esempio quello portato a casa con Dimitrov per 11-9 con tanto di match point annullati. Per Pablo si trattava invece del primo tie-break del torneo e, se la legge dei grandi numeri non sbaglia, il kazako avrebbe dovuto conquistarlo. Detto fatto: 7-5 Bublik, ad un set dal primo titolo in carriera.

Come ormai noto, però, Carreno Busta ha una notevole forza mentale che accompagna il suo tennis – tanto da averlo portato addirittura alla decima posizione del ranking in passato – e dunque, invece di recriminare e di disperarsi per aver perso il primo parziale nonostante avesse giocato meglio, si è fatto forza e, consapevole di ciò, è partito ancora più carico nel secondo parziale. Dopo aver mancato due palle break in avvio, lo spagnolo ha ottenuto il break decisivo nel settimo gioco, infilando tre punti di fila dal 15-30 ed andandosi a prendere il set con convinzione e determinazione. Non pervenuto invece Bublik, che ha faticato molto specie con il servizio – appena il 47% di prime in campo – ed al di fuori dei quattro turni di servizio tenuti, non ha mai dato l’impressione di poter impensierire il suo avversario o di poter cambiare l’inerzia del set e cambiarne le sorti. 6-4 dunque in favore di Carreno Busta e, come l’anno scorso quanto Tomic sconfisse Fognini, finale del Chengdu Open che si deciderà al terzo set.

Alexander Bublik

Nella frazione di gioco decisiva, come accaduto nelle precedenti, il giocatore al servizio nel primo gioco ha offerto palle break, ma sempre come negli altri due set, il tennista in risposta non ha potuto nulla. In questo caso ci stiamo riferendo a Bublik, sopravvissuto a due importantissime palle break nel gioco d’apertura, tenendo un turno di servizio determinante per far rispettare l’ordine nel prosieguo del set. Negli altri undici giochi del parziale non c’è infatti stata neppure l’ombra di palle break e, ad eccezione di un paio di games nel finale dove il ricevitore ha tentato un timido approccio, il tie-break è stata l’unica soluzione possibile per dare una scossa ad una situazione che potenzialmente sarebbe potuto durare in eterno. Brutte notizie sulla carta per Carreno, che però approfitta di un sanguinoso doppio fallo con il quale Bublik esordisce e si rinfranca, convincendosi sempre più di poter vincere. Gli errori del kazako non diminuiscono e la solidità del nativo di Gijòn prevale, non a caso si cambia campo sul 5-1 e, al secondo match point, Pablo chiude 7-3 e trionfa gettandosi a terra dopo aver abbandonato la racchetta. Esattamente come nell’unico precedente tra i due, a Mosca nel 2016, è il tie-break del terzo set a decidere le sorti dell’incontro, che supera ancora una volta le due ore di gioco. Ne ha di motivi per sorridere Carreno Busta, che da domani tornerà in Top 40, guadagnando 24 posizioni e risalendo finalmente nel Ranking. Settimana molto positiva anche per Bublik, che ritocca il suo personale best ranking e si conferma un giocatore molto pericoloso in prospettiva.

P. Carreno Busta b. A. Bublik 67 (5) 64 76 (3)

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