Panoramica dei giovani più promettenti

Il russo Andrey Rublev il n1 della classifica teenager 2014 ha appena vinto il suo primo match nel circuito ATP a Delray Beach in Florida. Un reporter nell’intervista gli chiede se avesse mai giocato contro la promessa locale Stefan Kozlov in precedenza “Certo, molte volte, nell’under 12, 14, 16, molte volte ha vinto lui molte volte io”.

Il più recente e significativo scontro fra i due è avvenuto nei quarti al Roland Garros junior, vinto poi da Rublev, tra l’altro è stato anche il primo russo a vincere questo titolo dopo 48 anni. Questa volta però i due non si scontreranno in finale a Delray Beach, perché Kozlov, n3 junior nel 2014, ha perso al primo turno da Smyczek. Altre nuove leve invece si scontreranno con Rubelev  in Florida: si tratta dell’aussie Thanasi  Kokkinakis e del  giapponese Yoshihito Nishioka .

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Sono passati ben 7 anni dacchè 3 teenagers tutti insieme raggiungessero il secondo turno in un torneo ATP, all’epoca si trattava di Juan Martin Del Potro, Korolev, Nishikori e Sam Querrey a Indianapolis. Del Potro era destinato a diventare un grande campione Slam, mentre Nishikori  a raggiungere la finale agli US Open. Ma ci sono molti altri teenagers che si stanno facendo avanti nel mondo dell’ATP.

Primo su tutti Nick Kyrgios, il diciannovenne australiano  che ha già raggiunto 2 quarti di finale negli Slam, giusto per intenderci non accadeva dai tempi di un certo Roger Federer e il croato Borna Coric, diventato famoso lo scorso anno per aver battuto Rafa Nadal a Basilea. Questi sono i giovani già entrati nella top 100, ma da da quanto abbiamo visto a Marsiglia e Delray Beach, possiamo presumere che presto saranno raggiunti da molti altri.

I teenager attualmente tra i primi 200 del mondo che promettono molto bene sono almeno 9, proviamo a conoscerli meglio.

Gli americani del gruppo sono  il diciottenne di Rhode Island, Jared Donaldson questo giovane talento recentemente ha vinto il challenger di Maui esprimendo un tennis decisamente pregevole, poi c’è  Noah Rubin di Long Island , sempre di 18 anni, che giusto per citare un risultato, ha vinto Wimbledon Junior battendo in finale Kozlov.

Come non citare poi Borna Coric n. 85 del mondo, è tra tutti quello decisamente più sicuro di se, recentemente ha infatti affermato di essere il miglior tennista tra i teenager, perché il suo gioco quando è in forma assomiglia a quello di Djokovic e quando lo è di meno a quello di Andy Murray, è inutile aggiungere che l’affermazione ha suscitato non poche polemiche. Nonostante Coric abbia poi cercato di aggiustare il colpo affermando che non basta parlare ma bisogna dimostrare ciò che si dice e lui ha intenzione di farlo. Di certo c’è che ad Ottobre, a Basilea, ha battuto Gulbis ,Goubelev e Nadal e quest’anno nel suo quinto torneo nel circuito maggiore, a Marsiglia, ha battuto Denis Istomin. Va poi ricordato che è il giocatore più giovane approdato in top 100 dopo Rafa Nadal nel 2003, numeri, questi, decisamente niente male.

Thanasi Kokkinakis, 18 anni australiano n 143 del ranking ATP ha una fisicità simile a quella di Nick Kirgios. L’aussie si è qualificato per il tabellone principale di Memphis e Delray Beach, tra l’altro qui ha sconfitto Krajinovic al primo turno “E’ stata dura durante gli ultimi due mesi, comunque è sempre bello quando lotti per le qualificazioni e accedi al Main Draw.” Kokkinakis ha piacevolmente colpito negli ultimi due anni nel girone di apertura degli Australian Open, dove  quest’anno ha sfoggiato tutto il suo talento in una partita di 5 set contro Gulbis. Dice che i suoi punti di forza sono il servizio e il dritto, che comunque possono essere ulteriormente migliorati. Il suo primo obiettivo è quello di entrare in top 100 al più presto anche se, ovviamente, non è l’unico per il 2015.

 

Stefan Kozlov, diciassettenne naturalizzato statunitense n 406 del mondo è il più giovane della compagnia. Dopo aver perso al primo turno a Delray Beach  da Smitzek , il macedone sta ancora aspettando la prima vittoria ATP. Al momento la sua media è di  0/4 ma ha raggiunto la finale agli Australian Open junior e a Wimbledon ed ha raggiunto la finale al Challenger di Sacramento.

Yoshihito Nishioka 19 anni giapponese  è n.154 del mondo. I suoi idoli sono  Nadal e Verdasco anche se col tempo si è identificato più in Marcelo Rios. Come Rios e il suo connazionale Nishikori sa infatti essere un brillantissimo attaccante. Ha battuto Igor Sijsling in due set a Delray Beach, nel 2014 si poi anche qualificato per gli Us Open, dove ha però dovuto ritirarsi nella partita contro Paolo Lorenzi. Di sé dice che deve migliorare il servizio e che deve stare meno fuori dal campo per essere più aggressivo.

Elias Ymer, 18 anni svedese è il n 189 ATP. Ha perso dal veterano Tommy Robredo a Rio ma mostrando un gioco e un temperamento degno di nota. Ymer si era anche qualificato nel tabellone principale degli scorsi Australian Open, per poi perdere contro Soeda in 5 set. Il suo idolo nello sport è Mike Tyson, ma afferma che se non avesse giocato a tennis sarebbe stato un buon calciatore. Colpo preferito il dritto, superficie la  terra rossa. Il suo coach è di quelli che hanno fatto particolarmente bene, è infatti Magnus Norman colui che ha fatto di Stan Wawrinka un campione. Staremo a vedere.  

Andrey Rublev 17 anni russo è il n 370 ATP. La sua svolta è rappresentata da Dudi Sela e dal raggiungimento del secondo round “Sembra irreale essere al secondo turno” ha affermato la wild card” farò del mio meglio e staremo a vedere”. Ha vinto il Roland Garros Junior e poi ha giocato con la squadra russa di Davis contro il Portogallo. Dopo gli US Open è stato inoltre invitato ad allenarsi con Nadal per una settimana a Manacor.

Alexander Zverev di Amburgo invece è il n 138 del mondo nasce già con un buon pedigree, infatti suo padre Alexander era un professionista e suo fratello Micha è stato n45 del mondo. Da Wild card ha raggiunto le semifinali ad Amburgo, battendo Michael Youzny, finendo poi per cedere nettamente sotto i colpi dell’eterno Ferrer. E’ stato n1 junior e si è qualificato per il Roland Garros perdendo poi da Gael Monfils col quale ha combattuto fino al tie-break del secondo set, prima di arrendersi.

Nel finale non possiamo poi non citare il nostro Gianluigi Quinzi, a cui sono affidate le speranze del futuro tennis italico. A questo punto abbiamo poco da aggiungere se non: il futuro promette bene, non ci resta che aspettare.

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