Zio Toni è stato ed è ancora oggi una delle figure più importanti del mondo tennistico, e se abbiamo assistito per tutti questi anni a Rafael Nadal è anche merito suo. Nonostante da questa stagione stia seguendo da lontano le vicende riguardo suo nipote (si è deciso che Toni Nadal debba essere alla guida in Spagna dell’accademia intitolata a Nadal), non poteva non esprimersi riguardo il ritiro e l’infortunio di Nadal, durante i quarti di finale contro il croato Cilic.
UNA SORPRESA – Nessuno si aspettava una uscita di scena cosi del campione spagnolo, dovuto ad un infortunio abbastanza semplice, che si è creato durante il match, come confermano le parole dello zio:” “La verità è che ho visto Rafa da potenziale finale e con le possibilità di lottare per vincere il titolo, stava giocando molto bene e l’ultima cosa che ci aspettavamo era un infortunio come questo. Potremmo aspettarci che il ginocchio dia problemi, ma doversi ritirare per questo infortunio è stato duro da digerire per tutti noi”. Nadal gli è sembrato molto deluso e giù di morale, ma come riportato dalle parole dello zio:”Abbiamo parlato, l’ho tranquillizzato ricordandogli cosa è riuscito a fare nel 2017, e che non si deve preoccupare, dato che è un infortunio poco grave (come confermato dallo stesso spagnolo, che ha lanciato segnali di ottimismo al suo staff e allo zio) e lo vedremo presto in campo”. Che sia già in campo tra un mese ad Acapulco? molto difficile.[fncvideo id=42333 autoplay=false]
CASO INFORTUNI – Non è la prima volta che Nadal si ritiri qui in Australia, e non è la prima volta che un big sia ai box per problemi fisici:”Abbiamo avuto un sacco di problemi qui anche in passato. Infortuni avuti contro David Ferrer, Fernando Gonzalez, Andy Murray e Wawrinka. Forse è il campo che ci punisce. Ci sono molti giocatori infortunati e penso che dobbiamo analizzare ciò che sta accadendo nel circuito”, ha risposto in modo polemico lo spagnolo, rimarcando dunque le parole dette in passato da Nadal in conferenza stampa, lamentandosi del calendario Atp e dunque gli sforzi fisici a cui sono ridotti i giocatori.