Nick Kyrgios è già stato multato di 167,000 dollari per la sua sceneggiata al Masters 1000 di Cincinnati, in cui ha apostrofato chiaramente l’arbitro con parole poco gentili e ha rotto due racchette durante una pausa per andare in bagno.
Quando gli è stato chiesto cosa ne pensasse dopo la sua prima vittoria agli US Open 2019, lo stesso Kyrgios ha risposto: “L’ATP è corrotta comunque“. È dovuto ricorrere a Twitter per chiarificare il commento, ma l’ATP sta ancora indagando sulla gravità dell’accaduto. Non c’è un limite che l’associazione deve rispettare, ma lunedì scorso l’ex leggenda australiana Pat Rafter ha incontrato Rod Laver (che all’inizio del mese aveva chiesto una sospensione per Kyrgios) in occasione del sorteggio dell’ATP Cup in programma a gennaio.
“Non capisco perché non l’abbiano punito” – ha detto Rafter riguardo a Kyrgios – “Ovviamente staranno prendendo provvedimenti dietro le quinte. Non lo so. Sulla carta dovrebbe essere sospeso, a parer mio“. Il bad boy australiano, però, rimane comunque un tennista che attrae pubblico per gli organizzatori dei tornei e Rafter è convinto che sia uno dei motivi che frenerebbe l’ATP dal prendere una decisione: “Qui c’è un’altra questione. Lui attrae le folle. Ma con quale coraggio dai più importanza al pubblico? Se c’è un certo standard da rispettare, i giocatori devono aderire.”
Kyrgios, numero 1 d’Australia al momento, sembra non avere buoni rapporti nemmeno con la Federazione nazionale, Tennis Australia. Eppure la stessa sta organizzando e ospiterà la nuova ATP Cup, evento in cui il più alto giocatore nel ranking di ogni nazione sceglierà il capitano-coach della propria squadra. E dal momento che i rapporti sono freddi sia con Pat Rafter che con il capitano di Davis Lleyton Hewit, è difficile che vengano scelti per capitanare la squadra nella competizione che comincerà il 3 gennaio 2020.
Rafter è convinto che non verrà nominato finché Nick Kyrgios rimarrà il miglior giocatore australiano della classifica (la scadenza è fissata il 13 novembre), mentre Hewitt non è molto attratto dalla questione, come suggeriscono le sue dichiarazioni: “Sarebbe un grande evento cui prendere parte. Penso che avrò un coinvolgimento, anche se minore – magari come capitano, commentatore, ambasciatore – qualunque cosa sia. Adoro stare all’interno di questo grandioso sport e spero che l’Australia giocherà il miglior tennis possibile nel proprio paese.“
L’ATP Cup porterà in Oceania ogni giocatore della attuale top-10 maschile e 27 giocatori fra i top 30 a Sydney, Brisbane e Perth tra il 3 e il 12 gennaio. 24 nazionali saranno divise in sei gironi da quattro squadre, con le vincitrici di ogni girone (assieme alle due migliori seconde) a darsi battaglia nelle final-eight. Ogni incontro sarà disputato al meglio dei tre set con due incontri di singolare e uno di doppio. L’Australia di Kyrgios è stata sorteggiata nel Gruppo F assieme a Germania, Grecia e Canada e giocherà a Brisbane.