Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray hanno per lunghi anni impressionato, vincendo tantissimo. Ora, mentre Murray sta pian piano ritrovando la forma fisica migliore, un altro grande campione sembra uscito definitivamente da un periodo non positivo. Si parla naturalmente di Novak Djokovic che con la vittoria di Wimbledon e Cincinnati è definitivamente tornato tra i migliori. Tutti loro hanno affrontato difficoltà, ma ne sono usciti da veri campioni quali sono intimamente.
Mark Petchey, ex tennista britannico, ha affermato che Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer hanno superato notevoli difficoltà in tarda età. Inoltre, ha sottolineato che si è alzata di l’età media all’interno del circuito: “In realtà si sta giocando più a lungo rispetto a prima: era quasi inevitabile che i giocatori iniziassero a farsi male. Ci sono i Fab Four che ora hanno tutti superato i trent’anni, quindi non è strano che si facciano male più spesso. Il fatto che abbiano quest’età significa che le modifiche apportate dal tour hanno funzionato. In precedenza, le finali dei Masters 1000 si disputavano al meglio dei cinque set, e i giocatori disputavano molti più doppi perché ne avevano bisogno per guadagnare soldi”.
Uno degli esempi tirati in ballo dall’inglese riguarda prima Rafael Nadal e dopo Andy Murray: ““La maggior parte degli addetti ai lavori avevano dato Rafa per finito ben prima dei 30 anni. Invece è ancora là fuori e probabilmente chiuderà la stagione al numero uno, quindi credo che le persone debbano rivedere la loro prospettiva quando giudicano la carriera di questi giocatori. Lo stesso vale per Federer”, ha spiegato Petchey. Riguardo Andy Murray, ha affermato che il tempo per rivederlo in campo ai vecchi livelli sarà inesorabilmente lungo: “Quando lo guardo giocare, sembra che sia in grado di stare sul campo e che abbia necessità di giocare partite dopo aver trascorso davvero molto tempo ad allenarsi duramente. Si sapeva che il ritorno sarebbe stato complicato, e che ci sarebbero stati degli incidente di percorso. D’altronde, recuperare da un infortunio all’anca è stata una sfida ostica per chiunque. Dobbiamo renderci conto che ci vorrà un po’ di tempo finchè Andy possa tornare al suo livello. Penso che dovrà fare qualche miglioria dal punto di vista tecnico al fine di gestire in modo maggiormente adeguato la parte del corpo che è stata infortunata”.