Dodici anni dopo, il teatro di Miami ospita l’atto 37 dell’opera Federer-Nadal. Correva l’anno 2005 quando Roger Federer strappò dalle mani del maiorchino il titolo della Florida, rimontando da due set di svantaggio. Per Nadal quella fu la prima di quattro finali perse (le altre per mano di Davydenko e Djokovic) mentre Federer l’anno successivo avrebbe bissato la vittoria sul suo attuale coach, Ivan Ljubicic. Numeri che ora, però, contano zero, sia per la lunga distanza temporale da quel tennis, sia per come è evoluta in questo dodicennio la rivalità tra i due grandi campioni.
FEDERER – Domani si giocherà 2 su 3, anziché i 3 su 5 di allora e per entrambi le motivazioni per far bene non mancano. Federer, reduce da due maratone concluse solo al tie-break del terzo set con Berdych e Kyrgios, ha l’opportunità di inanellare il terzo successo di questa stagione e mettere a segno il “Sunshine Double”. In più con la vittoria si avvicinerebbe ulteriormente al terzo posto attualmente detenuto da Wawrinka, oltre a rafforzare ulteriormente la testa della Race. I 400 punti di differenza da un eventuale secondo posto nel torneo di Miami sarebbero anche comodi, visto che sulla terra rossa giocherà due, massimo tre tornei, mentre gli altri giocatori faranno tappa in ognuna delle località di ATP 500 e Masters 1000 su terra.
NADAL – Per Nadal le motivazioni alla vittoria non sono da meno: innanzitutto porterebbe a casa un trofeo che manca nel suo ricco palmarés, oltre a sconfiggere la maledizione Federer, che già due volte l’ha battuto quest’anno: la prima a Melbourne, al termine di una maratona durata cinque set, la seconda a Indian Wells, in maniera molto più netta. Il cemento più lento di Miami dovrebbe evitare al maiorchino di subire un’altra imbarcata, ma a questo va, per contro, considerato che il fattore mentale può avere un certo peso. Nadal in caso di vittoria, inoltre, scalzerebbe proprio Federer dalla quarta posizione del ranking e potrebbe continuare la rincorsa al “podio” della classifica con una marcia in più.
LA CHIAVE – Match che vede leggermente favorito Federer, come raccontano anche le quote dei bookmaker. Lo svizzero ha infatti dimostrato di non soffrire troppo negli spostamenti e di saper trovare con una certa facilità colpi d’anticipo, spesso risolutivi. In suo favore viene anche la condizione di Nadal, ad onor del vero, non sfavillante come nelle prime uscite stagionali. Il tabellone un po’ lo ha aiutato a raggiungere la finale, senza doversi imbattere in ostacoli eccessivamente insormontabili. Cosa che non si può dire per lo svizzero, alle prese con dei veri ossi duri negli ultimi due turni. Se lo spagnolo dovesse riuscire a tenere in mano il pallino del gioco e a muovere Federer su tutto il campo lo scenario potrebbe diventare inaspettatamente aperto a ogni tipo di punteggio. Probabilmente anche oggi il terzo set sarà quello decisivo e che porterà da una o dall’altra parte il trofeo iridato. Non ci resta che metterci comodi ed assistere in silenzio alla 37esima replica di questo magnifico spettacolo, da godere dal primo all’ultimo quindici.