Dopo le 14 vittorie di Rafael Nadal, continua a suonare l’inno spagnolo sul Philippe Chatrier, questa volta per Carlos Alcaraz. 4 ore e 15 minuti di finale valgono al 21enne di Murcia il primo titolo al Roland Garros, il terzo in totale in un torneo dello Slam dopo lo US Open 2022 e Wimbledon 2023, tutti su superfici diverse. Con il punteggio di 6-3 2-6 5-7 6-1 6-2 esce di nuovo sconfitto nell’ultimo atto di un Major Alexander Zverev, dopo quello perso a New York nel 2020 con Dominic Thiem, con molti più rimpianti rispetto ad oggi. Questo successo vale inoltre a Carlitos il sorpasso su Novak Djokovic come numero 2 della classifica mondiale, dietro a Jannik Sinner.
Nel primo set Zverev perde il servizio in tre occasioni, e non se lo può permettere. Quando gli scambi si allungano Alcaraz è nettamente favorito, può spingere e prendersi il rischio, può essere più attento e conservativo, o può difendersi. Nel secondo parziale i non forzati dello spagnolo aumentano, mentre Zverev diventa man mano più sicuro, soprattutto con il dritto, con il quale inizia anche a far male, e nel frattempo concede molto poco nei suoi turni di battuta. Gli errori più gravi Alcaraz però li commette nella fase finale del terzo set, quando spreca un vantaggio di 5-2 e subisce due break consecutivi. È il primo grande momento della verità per Zverev, e il tedesco non fallisce. Il suo problema è che questo momento dura poco. Nella quarta frazione finisce subito sotto 4-0, e da lì in poi dovrà sempre rincorrere, mentre le tante palle corte giocate da Alcaraz durante tutto l’arco del match, anche se non tutte perfette, procurano l’effetto voluto e il campione di Roma, per la prima volta nel torneo, comincia ad accusare un po’ di stanchezza. Le ultime occasioni non sfruttate da Zverev per recuperare il break di svantaggio nel quinto set decreteranno la parole fine su questo Roland Garros 2024.