È ormai opinione diffusa nel circuito che Roger Federer abbia il suo tallone d’Achille nella capacità di convertire le tante occasioni di break che spesso gli capitano durante i match, mentre i suoi due più acerrimi avversari riescano a sfruttare quasi tutte le chance che si riescono a guadagnare.
Ma è davvero così? Questa dettagliata analisi pubblicata da Craig O’Shannessy prende in considerazione le ultime cinque stagioni, dal 2015 al 2019, e ci mostra qualcosa che forse non sapevamo.
Palle break trasformate vs. 1° servizio
Il primo dato che salta all’occhio è quanto siano in realtà vicine le percentuali dei giocatori se consideriamo tutte le partite giocate. Nadal supera leggermente gli altri due, trasformando il 38,02% (576/1515) delle palle break contro la prima di servizio, con Djokovic e Federer dietro di un punto percentuale.
Se consideriamo solo i match vinti però, è addirittura Federer a guidare il trio con il più alto tasso di palle break convertite sulla prima di servizio dell’avversario, con il 39,27% (377/960).
Nadal è invece il giocatore con le migliori prestazioni sui break point nelle partite perse (29.44%), mentre Roger è il peggiore quando non riesce a vincere gli incontri (22.38%). Nel complesso, Nadal ha anche il minor calo tra partite vinte e quelle perse, con 9,74 punti percentuali (dal 39,18% al 29,44%).
Giocatore | Tutte le partite | Partite vinte | Partite perse | Divario |
Rafael Nadal | 38.02% | 39.18% | 29.44% | 9,74% |
Novak Djokovic | 37.73% | 39.11% | 25.93% | 13.18% |
Roger Federer | 37.08% | 39.27% | 22.38% | 16.89% |
Palle break trasformate vs. 2° servizio
Il maiorchino rimane saldamente in vetta a questa speciale classifica anche quando si tratta di rispondere alla seconda dell’avversario, riuscendo a trasformare il 58,35% delle occasioni totali (573/982).
Rafa è al comando anche considerando solo le partite vinte, mentre Federer – anche in questa occasione – è il peggiore nelle gare perse, con solo il 36,89 % di palle break convertite sulla seconda di servizio.
Djokovic ha invece le statistiche migliori quando ha perso la partita (36/76), ed è anche quello dei tre con il minor calo di percentuali tra vittoria e sconfitta, scendendo di appena 11,42 punti (dal 58,79% al 47,37%).
Giocatore | Tutte le partite | Partite vinte | Partite perse | Divario |
Rafael Nadal | 58.35% | 60.55% | 40.91% | 19.64% |
Novak Djokovic | 57.93% | 58.79% | 47.37% | 11.42% |
Roger Federer | 51.72% | 53.86% | 36.89% | 16.97% |
Nel complesso è dunque vero che lo svizzero converte meno palle break degli altri due, sia sulla prima che sulla seconda degli avversari. Ma il dato più interessante lo possiamo desumere soprattutto se guardiamo alle partite perse ed al divario tra vittoria e sconfitta.
Roger, infatti, è quello con il più alto gap di rendimento (16.89% + 16.97%) ed anche quello che trasforma meno occasioni quando perde gli incontri (22.38% + 36.89%). Questo dato evidenzia come Federer, quando non riesce a convertire le tante palle break, finisca probabilmente col perdere la partita con più probabilità degli altri due che invece, anche in giornate più negative, riescono a sfruttare meglio le occasioni a disposizione.
Fonte: https://www.atptour.com